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Il Cav rinnova la fiducia a Monti ma cerca garanzie

Silvio Berlusconi

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Le "colombe" hanno prevalso anche stavolta. E Silvio Berlusconi ha ribadito la sua fiducia al governo Monti, incassando il "ringraziamento" del Professore a stretto giro di posta ("È fondamentale e particolarmente significato il sostegno di un ex presidente del Consiglio". La nuova apertura di credito del Cavaliere, però, riferiscono dalle parti di via dell'Umiltà, "non sarà mai scontata, ma dovrà essere conquistata sul campo". Tradotto: ogni provvedimento sarà valutato nel merito e "passato ai raggi x". Sotto i riflettori restano, la riforma del lavoro e le liberalizzazioni (la task force guidata da Paolo Romani licenzierà a breve una proposta unitaria). Ma c'è soprattutto il nodo delle frequenze tv, con la vicenda del beauty contest, a preoccupare l'ex premier. Berlusconi, insomma, continuerà a sostenere l'esecutivo dei tecnici ma in cambio vuole precise garanzie, sulla tv digitale e i processi. Quanto al partito, l'ex premier sta ancora alla finestra, ma i fedelissimi assicurano che presto ci saranno delle novità. Non si sa se si tratterà di un predellino bis o si limiterà al cambio del simbolo. Di certo, Berlusconi resta molto attivo e prepara nel dettaglio la campagna elettorale per le amministrative. A inizio settimana, a Villa Gernetto, ha visto un gruppo di industriali (ha avuto anche un colloquio ad Arcore con Roberto Formigoni, confermandogli l'appoggio per la battaglia in Giunta dopo l'aut aut di Bossi) e ha chiesto ai suoi emissari di tenerlo costantemente informato sugli umori di Udc e Lega. Berlusconi sa che il "grande centro", costruito attorno a figure come quella di Corrado Passera, è un progetto politico che continua ad animare il dibattito tra i Poli. Qualcuno assicura che il Cavaliere abbia continui contatti con il ministro dello Sviluppo economico. L'idea di una casa dei moderati, riferiscono fonti pidiellini, "passa sicuramente anche attraverso Passera". Raccontano che la tentazione di scendere in campo come candidato premier sia forte. Con un colpo a sorpresa, riferiscono alcuni fonti parlamentari della maggioranza, vorrebbe tirare la volata al partito e 'mettere pepè alle primarie, dove già di fatto "corrono" Angelino Alfano e Roberto Formigoni. Per ora si tratta solo di indiscrezioni incontrollate che circolano in Transatlantico. Molti, tra gli azzurri, anche quelli che lo conoscono da tempo, si dicono perplessi sulla sua candidatura, che taglierebbe le gambe ad Alfano. Intanto, continuano i contatti sulla riforma elettorale. Il Pdl sta lavorando da tempo con il Pd. In prima linea ci sono Gaetano Quagliariello e Luciano Violante e per l'Udc Adornato. Sul tema delle riforme, poi, protrebbe esserci la prossima settimana un vertice tra i leader dei partiti che sostengono la maggioranza, ma non c'è nessuna convocazione ufficiale.  

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