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«L'inquinamento c'è già. Ora proteggiamo l'ambiente»

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Loha detto il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, commissario straordinario all'emergenza dell'Isola del Giglio. Gabrielli ha spiegato, infatti, che «noi siamo concentrati su quelle 2.400 tonnellate di carburante, ma non dobbiamo dimenticare che in quella nave ci sono olii, solventi, detersivi, tutte cose - ha sottolineato - che servono su una "cittadina" di 4.000 abitanti». Poi Gabrielli è andato giù duro: «Da oggi (ieri, ndr) la struttura che opera all'Isola del Giglio per l'emergenza legata al naufragio della Costa Concordia parlerà con una sola voce». «Ho pregato le strutture - ha spiegato - di non far permanere sull'isola nessun protavoce. Questo non significa pensiero unico, ma vuol dire rendere un servizio in termini di informazione corretta», perché «sotto il profilo dell'informazone qualche problema lo abbiamo avuto». Insomma, c'è grande determinazione nelle sue parole e il preciso intento di mettere a posto le carte in una questa specie di «cartina muta» del disastro marittimo. Quindi, si è tornati a parlare della situazione della nave: «I dati sui movimenti della nave Costa Concordia sono al momento abbastanza rassicuranti - ha detto Gabrielli - In questo momento non sta subendo particolari stress, ma è anche un dato fuorviante perché fa riferimento a condizioni meteo marine particolarmente favorevoli». C'è spazio anche per la risposta a una velata polemica relativa al fatto che la Protezione Civile debba tornare al suo core business. «Condivido, anche se non ho bisogno dell'interpretazione autentica del mio predecessore - ha detto Gabrielli riferendosi a una dichiarazione di Bertolaso - il fatto che nel Paese sia arrivato il tempo di aprire il dibattito su cosa sia la Protezione Civile». Così l'attuale reponsabile di un Dipartimento essenziale nella vita del Paese ha detto: «La Protezione Civile deve tornare al suo core business. I grandi eventi io non li voglio gestire. Voglio essere in grado di gestire queste emergenze da solo, con poteri e risorse». Mar. Coll.

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