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Una gamba rotta non ferma commissario eroe

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Permolti già un «eroe» della tragedia: lui nel ristorante del ponte 3 della nave, dove lo hanno trovato i soccorritori, c'era tornato per verificare che tutti fossero usciti dalle cabine, dopo aver aiutato altri passeggeri a salire sulle scialuppe e aver dato ordini agli altri membri dell'equipaggio. Lì ha rischiato di morire: non poteva risalire sul ponte. È scivolato, si è rotto una gamba, ma nonostante l'«incubo» ha «sempre sperato nella salvezza», come ha detto all'arrivo all'ospedale di Grosseto. Giampietroni, 56 anni, di Ameglia (La Spezia), è riuscito a rimanere vigile, ad ascoltare quanto succedeva intorno, a richiamare l'attenzione dei vigili del fuoco quando li ha sentiti vicini nonostante per un giorno e due notti fosse rimasto al buio e al freddo. Le immagini della barella issata con il verricello a bordo di un elicottero hanno fatto il giro del mondo. Al suo arrivo a Grosseto è stato subito visitato dai medici che lo hanno ricoverato, a scopo precauzionale, in rianimazione: ha una sindrome da schiacciamento, una frattura scomposta e uno stato di ipotermia, ma non è in pericolo di vita. Lo ha sicuramente aiutato l'esperienza maturata a bordo delle navi della Costa dove, ha spiegato la mamma, Giovanna Lazzerini, 78 anni, raggiunta al telefono dall'emittente locale ligure Primocanale, appena appresa la notizia del suo ritrovamento, «Marrico è entrato alla Costa a 18 anni subito dopo il diploma. È stato macchinista poi è diventato «hotel director» con la qualifica di capo commissario». Una vita sulle navi della Costa, in mezzo a gente che vuole pensare solo divertirsi, che per una settimana non vuole problemi e che venerdì si è trovata a vivere gli incubi. La mamma lo ha sentito solo per pochi minuti «mi ha detto che ha un po' male alla gamba, ma che sta bene. Parlargli è stato come rinascere. Se mi avessero detto che era morto, morivo anch'io».

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