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E oggi inizia un'altra settimana rovente in Borsa

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Esu Unicredit e sul comparto bancario per ciò che riguarda Piazza Affari in particolare. In settimana poi l'interesse si catalizzerà anche sull'asta dei Bot di giovedì e su quella dei Btp di venerdì. UniCredit ripartirà da 2,62 euro per azione, dopo una settimana di crolli come mai aveva conosciuto e proprio nei giorno della partenza dell'aumento di capitale. Dopo la bufera in Borsa che ha portato i titoli a perdere il 38% dall'annuncio del prezzo dell'aumento (1,943 euro per azione), l'aumento incorpora ancora uno sconto di circa il 26% (era del 43% all'annuncio), con un pool di 26 banche si è impegnato a sottoscrivere l'inoptato. Domani azioni e diritti verranno trattati separatamente e Borsa Italiana ne ha già rettificato il valore, i titoli ordinari si presentano alla riapertura con un valore di 2,622 euro mentre i diritti valgono teoricamente 1,359 euro. «Aspettiamo con fiducia l'avvio della fase di negoziazione dei diritti», aveva detto l'ad Federico Ghizzoni al Corriere della Sera dopo che nei giorni scorsi aveva già scommesso sull'adesione dei soci e del mercato. Gli impegni dei grandi soci ammontano a circa il 24% - più o meno 1,8 miliardi - ne restano altri 5,7 miliardi da reperire sul mercato. Se la settimana di Unicredit sarà dunque delicata, lo stesso sarà per il debito italiano. Il calendario delle aste di titoli di stato italiani prevede infatti l'asta Bot a 12 e forse a 3 mesi, mentre venerdì sarà la volta dei Btp a 3 anni. Un "pacchetto" che dovrebbe mettere sul mercato una cifra compresa fra i 16 ed i 20 miliardi di euro.

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