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Si aggrava la crisi in Ungheria.

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L'outlookè negativo. «Il declassamento riflette l'ulteriore peggioramento dei conti pubblici, delle prospettive di crescita e le crescenti difficoltà a finanziarsi sui mercati», spiega Fitch, sottolineando che tutto questo «è stato causato in parte da politiche economiche non-ortodosse che minano la fiducia degli investitori e complicano la messa a punto di un nuovo accordo con l'Ue e l'Fmi». L'agenzia si riferisce in particolare alla svolta autoritaria che ha preso l'Ungheria con la riforma costituzionale voluta dal premier Viktor Orban, entrata in vigore il primo gennaio, e che modifica anche lo statuto della banca centrale ungherese svincolandola dal controllo della Banca Centrale Europea e portandola sotto quello del governo magiaro, violando i trattati dell'Unione Europea. Riforma, questa, che ha indotto la Ue e il Fondo Monetario Internazionale a sospendere il mese scorso i negoziati con Budapest sulla definizione di un pacchetto di salvataggio da concedere all'Ungheria. Ieri Orban ha tenuto una riunione di emergenza sulla crisi con il ministro dell'Economia e delle finanze Gyoergy Matolcsy, il governatore della banca centrale Andras Simor e il negoziatore con l'Fmi Tamas Fellegi. Il primo ministro ha detto che il suo governo punta a raggiungere un «accordo» con l'Fmi e l'Ue perchè «è nell'interesse» del Paese. Ma per la comunità internazionale l'indipendenza della banca centrale ungherese resta «un prerequisito indispensabile» per riprendere le trattative. Secondo gli analisti, senza un deciso passo indietro del premier l'Ungheria corre il rischio di «finire in bancarotta». Inoltre, aggiungono gli stessi analisti, gli ungheresi negli ultimi anni si sono indebitati con le banche straniere prendendo mutui a basso costo in valuta estera, soprattutto franchi svizzeri, e col crollo del fiorino, destinato a proseguire senza un accordo con la Ue e il Fmi, rischiano di perdere tutto. Le rassicurazioni di Orban hanno dato una boccata di ossigeno alla valuta nazionale, che si è risollevata apprezzandosi a 316,25 fiorini per un euro (da 324).

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