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Tossici, inesperti, della zona. Ecco l'identikit

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Gliinvestigatori provano a tracciare l'identikit dei due assassini. Con un solo colpo di pistola hanno ucciso una bimba di nove mesi e il padre di 31 anni che la teneva in braccio. E con un taglierino hanno ferito la madre di 26 anni a braccio destro e torace. In pratica, hanno distrutto una giovane famiglia cinese per rapinare un bottino di poche migliaia di euro. E allora, per cercare di individuare i balordi si parte proprio da qui. Da questa sproporzione. Dal movente iniziale e dalle conseguenze finali. E il bilancio è tutto sballato. Come ogni altra professione, quella violenta del rapinatore rispetta la stessa regola: ottenere il massimo risultato col minor rischio. Una norma che i killer dell'altra sera hanno violato in pieno. Potevano rischiare l'imputazione di rapina e lesioni, ora si sono assicurati quella di duplice omicidio. E qui si innesta l'altra considerazione. Il motivo per cui uno dei rapinatori ha premuto il grilletto non è stato "necessario" né "inevitabile". Al contrario, è stato inutile e si poteva evitare. Quindi hanno perso la testa e commesso un errore dietro l'altro. Quando le vittime dell'aggressione hanno reagito, il rapinatore è entrato nel panico. Ha sparato e ha sbagliato mira. Anziché colpire la gamba o il piede della vittima, non ha controllato i movimenti e ha fatto fuoco ad altezza d'uomo: ha esploso la pallottola che ha forato la fronte della piccola e si è conficcata nel cuore del padre che la teneva in braccio.F.D.C.

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