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Giarda fa lo show e Fini lo richiama: «Sia più rispettoso»

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Pocodopo: «Ministro sia più sollecito». Povero Giarda, ieri non gliene è andata dritta una. Doveva essere il suo giorno. Uno di quelli in cui il ministro per i Rapporti con il Parlamento deve dimostrare di sapersi muovere agilmente tra carte, numeri e soprattutto tra i nomi dei parlamentari firmatari degli ordini del giorno legati alla manovra. E invece, quello che doveva essere un semplice lavoro di routine si è trasformato in uno show. Piero Giarda, classe 1936, professore di economia politica e già sottosegretario al Tesoro durante i governi Dini, Prodi, D'Alema, Amato nel periodo 1995-2001, quindi non proprio un novellino del Parlamento, è riuscito a far perdere le staffe perfino a Fini. Tutto ha avuto inizio quando Giarda, contrariamente a quanto accade tradizionalmente, invece di dare i pareri uno per uno agli ordini del giorno, li ha raggruppati insieme citandone solo il numero di quelli non accolti o accantonati. Un modo di procedere che ha suscitato qualche malumore nell'emiciclo, sia dai banchi della Lega che della maggioranza. Brusii che però sono diventati un vero e proprio richiamo quando Giarda, nel citare l'odg a prima firma del deputato Mecacci, si è limitato a dire: «Mecacci & Company» invece di citare anche gli altri firmatari. Una cosa inaudita che ha fatto sussultare Fini: «Onorevole ministro sia più rispettoso». Ma non è finita qui. Fini è dovuto intervenire una seconda volta quando Giarda ha chiesto ancora tempo per valutare un odg: «Ministro sia più sollecito, se apro la votazione non le posso piu dare la parola». Anche se, subito dopo si lascia andare: «Farò un'eccezione». Un'occasione ghiotta per ironizzare che alcuni deputati hanno colto al volo. E così su Twitter Giorgia Meloni (Pdl) commenta: «Confusione in aula. Il governo non sa come dare i pareri sugli odg. Come tecnici saranno bravi, è sulla pratica che lasciano a desiderare...». E il Pd Paolo Gentiloni lo difende: «Giarda sembra un po' un alieno, ma è simpaticissimo. Sbagliato il mobbing da veterani». Lo spettacolo continua. E pensare che fu proprio Giarda a correggere gli altri ministri durante la conferenza in cui il governo presentò la manovra. Insomma: «chi di richiamo ferisce di richiamo perisce».

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