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Gli affitti calmierati a rischio disdetta

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Larichiesta, si legge in una nota di Confedilizia, è da mettersi in relazione con quanto rilevato dalla stessa Confedilizia in sede di audizione parlamentare sulla manovra economica del Governo. Nel chiedere il ripristino della norma originaria contenuta nel decreto legislativo sul federalismo relativa all'Imu - e cioè della previsione, per gli immobili locati, del dimezzamento per legge dell'aliquota ordinaria - la Confedilizia ha messo in evidenza che in caso di mantenimento di tale misura per i soli contratti concordati, a canone calmierato, il minore gettito conseguente ammonterebbe a soli 230 milioni di euro circa (di cui 115 milioni di spettanza dello Stato e 115 milioni di spettanza dei Comuni), considerando che - secondo dati Nomisma - in Italia il 25,3% delle locazioni abitative sono a canone calmierato. Qualora il testo del decreto-legge relativo alla manovra rimanesse immutato, il carico fiscale per i proprietari aumenterebbe di oltre il 300%. Se si ipotizza, infatti, il caso di un immobile abitativo locato con un contratto a canone libero, attualmente soggetto a un'aliquota Ici del 6,5 per mille, l'applicazione della nuova Imu nella misura base del 7,6 per mille comporterà un aggravio di imposta per il locatore - considerato l'aumento del 60% della base imponibile - pari all'87%; se poi il Comune interessato porterà l'aliquota al livello massimo consentito (10,6 per mille), l'aumento di imposta sarà pari al 161%. Se si ipotizza, invece, il caso di un immobile abitativo locato con un contratto a canone calmierato, attualmente soggetto a un'aliquota Ici del 4 per mille, l'applicazione della nuova Imu nella misura base del 7,6 per mille comporterà un aggravio di imposta per il locatore - considerato l'aumento del 60% della base imponibile - pari al 204%; se poi il Comune interessato porterà l'aliquota al livello massimo consentito (10,6 per mille), l'aumento di imposta sarà pari al 324%. E l'aumento raggiungerà naturalmente livelli ancora più elevati nei casi in cui l'aliquota Ici attualmente prevista sia inferiore al 4 per mille. «Prevediamo una situazione di drammaticità senza precedenti - dichiara il presidente della Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani».

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