
Sulle commissioni è bagarre

Cosìla guida del Copasir e della Vigilanza resteranno alla nuova maggioranza-ex opposizione. È una partita troppo complicata che il Carroccio non ha alcuna intenzione di portare avanti, assicura il capogruppo di Montecitorio, Marco Reguzzoni, al termine di una riunione a via Bellerio dedicata a risolvere il complesso «risiko» delle commissioni. Un incastro che si è creato con la nascita del governo Monti, quando maggioranza e opposizione hanno deciso di invertire i rispettivi ruoli. Eppure la situazione che rischia di cristallizzarsi in Parlamento è davvero anomala. La Lega, ora all'opposizione continuerà a presiedere 7 commissioni (tra permanenti e bicamerali) come se fosse ancora maggioranza. Lasciando invece la guida dei Comitati e delle Giunte (che per legge o per prassi toccano alle opposizioni) alla nuova maggioranza. Ma allo stato, non sembra possibile fare altro anche perché la legge istitutiva del Comitato di controllo per i Servizi Segreti parla chiaro: l'organismo di controllo deve essere composto da 5 esponenti della minoranza e da 5 della maggioranza. E sarebbe possibile che i primi 5 siano tutti del Carroccio visto che al momento è la sola all'opposizione? «Toccare anche un solo ingranaggio ora - si spiega in ambienti della Lega - significa far "precipitare" tutto». Anche perchè alcuni organismi "diretti" dai deputati di Bossi si annunciano davvero strategici per questa nuova fase della legislatura, come ad esempio, la Bilancio, a Montecitorio, che Giancarlo Giorgetti intende tenersi ben stretta. Nella Lega poi si gioca anche la partita del capogruppo.
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