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Ricetta anticrisi e sì a Udc e Fli Alemanno torna in pista

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«Anchese piove è colpa mia» si è sfogato qualche settimana fa Gianni Alemanno. E ora, dopo il passo indietro di Berlusconi e il governo Monti alle porte, torna in campo. Lo fa senza esitare, intrecciando il suo impegno amministrativo con quello politico. Il sindaco si concentra sulla necessità di costruire un'alleanza con il terzo polo, sulle misure per uscire dalla crisi e invita tutti a essere responsabili, a superare le divisioni ideologiche. Nessuna velleità di candidarsi alle prossime Politiche, tenterà di «tenersi» il Campidoglio, ma in questo momento, in cui il Pdl riparte, vuole esserci. «In queste ore sta nascendo un governo tecnico e dobbiamo riflettere attentamente sul significato di questa svolta politica, per evitare che abbia degli aspetti negativi e che non venga compresa: non si tratta di creare un governo tecnocratico, in cui la tecnica stia sopra alla politica e agli interessi dei cittadini, ma di creare una vera e propria tregua nella politica italiana» dice Alemanno in un video sul suo blog. Cita Napolitano, poi sprona ad accogliere il suo invito alla responsabilità rifiutando «la politica dell'insulto, dell'aggressione, dello scontro muro contro muro: pensiamo solo a quello che è successo quando il premier Berlusconi è andato a rassegnare le dimissioni, con le monetine lanciate contro la sua macchina, gli insulti e i cori. Tutto questo non deve più ripetersi». Si augura che la riforma di Roma Capitale sia portata avanti dal nuovo governo, poi annuncia: «È il momento di vincere una crisi economica grave e pesante e credo che Roma debba cogliere questo momento: guai a tenere la Capitale fuori dalla sintonia di questa svolta che si realizza a livello nazionale». Annuncia: «Ho preparato un documento nel quale vi sono misure concrete, al servizio dei cittadini, per le imprese e le famiglie, lo porterò al nuovo governo e lo presenterò alle parti sociali. Sono convinto che Roma potrà dare un grande contributo per superare la crisi economica». Anche sul terreno politico Alemanno ha le idee chiare: «Bisogna rilanciare il Pdl come partito e sviluppare una vasta politica di alleanze che non escluda nessuno pregiudizialmente: dobbiamo superare i conflitti del passato e aprire una prospettiva futura per il 2013». Se non fosse chiaro, aggiunge: «Serve una grande alleanza tra le forze alternative alla sinistra». Infine rimanda al mittente le critiche rivolte all'ex premier: lo spread tra i bund tedeschi e i btp decennali italiani «dimostra che non era colpa di Berlusconi».

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