Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Incarico a Monti: "Equità e crescita"

Il presidente del Consiglio incaricato Mario Monti

Il ruggito del Cav: "Non mi arrendo"

  • a
  • a
  • a

«È una splendida giornata, no?». È mattina, Mario Monti è appena uscito dalla messa celebrata nella piccola chiesa barocca adiacente Palazzo Madama, e questa è l'unica frase che il professore concede ai cronisti. Giornata «splendida», la sua. Ma anche molto lunga. È già buio, sono quasi le otto e c'è già stato l'inaspettato video-messaggio di Silvio Berlusconi, quando il neo-senatore a vita «accetta con riserva» l'incarico di formare un nuovo governo affidatogli da Giorgio Napolitano. A questo punto, la prassi istituzionale esige da lui qualche dichiarazione in più. E anche gli italiani vogliono ascoltare quello che ha da dire. Lui non si sottrae: «Ringrazio il presidente della Repubblica per la fiducia accordatami - esordisce - Intendo adempiere questo compito con senso di responsabilità e e spirito di servizio». Il professore ha le idee chiare. «In un momento di particolare difficoltà dell'Italia, in un quadro europeo e mondiale turbato, il Paese deve vincere la sfida del riscatto e dell'equità, deve essere sempre di più elemento di forza, non di debolezza di una Ue di cui siamo stati fondatori e di cui dobbiamo essere protagonisti», azzarda. Quanto al nuovo governo, quello che si accinge a formare, Monti preferisce non scoprire le carte. «Mi accingo a questo compito con profondo rispetto nei confronti del Parlamento e delle forze politiche - precisa - Opererò per valorizzarne l'impegno comune per uscire presto da una situazione d'emergenza, ma che l'Italia può superare con lo sforzo comune. Le consultazioni che svolgerò saranno condotte con il senso dell'urgenza, ma con scrupolo», assicura. Nessuna lista degli incarichi, insomma. Non ancora. E, quanto al tanto di moda toto-ministri, una secca smentita: «Le voci circolate su nomi e tempi del governo sono di pura fantasia». L'intervento del professore finisce qui. La giornata di super Mario, però, non è ancora finita. Restano gli incontri con i presidenti di Camera e Senato (cui Monti avrebbe confessato la sua volontà di inserire nell'esecutivo alcuni politici, «ma non ci sono le condizioni») e una cena di lavoro con il Cav. Stamattina alle dieci, il professore inizierà le consultazioni con i partiti, su squadra e programma, che termineranno domani. Avvio con Sud Tiroler Volkspartei, poi con le altre formazioni minori. Alle 15 in programma l'Idv, a seguire Lega e Terzo Polo. Martedì comincia il Pd, segue il Pdl. Nel pomeriggio Monti incontrerà le parti sociali. Pd e Terzo Polo hanno garantito il loro appoggio. Pdl e Idv ci stanno, ma con riserva. La Lega è contro.

Dai blog