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Maroni: la soluzione è peggio del problema

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Roberto Maroni

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"La soluzione", ovvero il governo Monti, "è peggiore del problema", ovvero la crisi. Ne è convinto l'ex ministro, ospite di SkyTg24, ribadendo che "noi siamo contrari a questa soluzione della crisi". Meglio sarebbero state le elezioni anticipate: "In Spagna c'era una situazione simile, Zapatero si è dimesso, sono state convocate le elezioni in poche settimane e tutti hanno applaudito: non capisco perchè in Spagna funziona e in Italia no". L'esponente leghista ribadisce che la nascita di un esecutivo tecnico "pensiamo sia la scelta sbagliata" dunque la Lega si collocherà all'opposizione: "E' anche un problema di democrazia: tutti in maggioranza, serve l'opposizione...". PRESTO LE ELEZIONI Una maggioranza troppo "eterogenea", che "non reggerà" ai provvedimenti duri che sarà chiamata a sostenere dal governo Monti. Prosegue Roberto Maroni che aggiunge: "Non escludo che si possa arrivare presto alle elezioni. La politica oggi di fatto commissariata deve tornare a svolgere il suo ruolo, altrimenti non siamo in democrazia". "Sono piuttosto scettico che questa eterogenea maggioranza possa reggere a provvedimenti, immagino molto duri", spiega l'esponente leghista che si domanda: "Se si cancelleranno le pensioni d'anzianità, come regge il Pd? E se ci sarà la superpatrimoniale, come sembra, voglio vedere se il Pdl la accetta". Insomma, "non credo che una simile maggioranza possa dare risposte rapide e coerenti e non vorrei che dovessimo scoprire che la scelta del governo tecnico non solo non risolve i problemi, ma li complica. Noi ci preoccupiamo che le proposte non siano macelleria sociale, saremo lì a vigilare". Ma senza pregiudiziali: "Non siamo un movimento ideologico, siamo concreti. Vedremo: la Ue non ci impone alcunchè, sono scelte che vengono fatte".   ALLEANZA COL PDL Il momento è di "divaricazione netta" con il Pdl, ma Roberto Maroni si dice "ottimista" sulla possibilità di costruire una nuova alleanza con il Pdl "o quel che ci sarà": "Si sta per chiudere un'epoca, un'alleanza che ha avuto anche momenti esaltanti si sta per chiudere. Il che non vuol dire che non ci sarà la prospettiva di continuare il rapporto col Pdl o con quel che sarà. Ma ora c'è una pagina bianca, bisognerà scrivere un nuovo accordo, perchè almeno a Roma il Pdl è in maggioranza e la Lega all'opposizione". Maroni esclude comunque rotture delle alleanze a livello locale, a partire dalle giunte regionali del Nord: "Siamo leali, manteniamo i patti qualunque cosa succeda a Roma". Ma quanto si sta verificando "non sarà ininfluente: la base stanca, vuole il cambiamento. Do un giudizio positivo di questa espreienza, ma dobbiamo costruire il futuro su basi nuove: dipenderà da quello che succederà nei prossimi mesi". Possibile però che alle amministrative di primavera la Lega corra da sola: "E' già successo, decide la base, non sarebbe un dramma". Detto questo, Maroni ribadisce: "Confido sulle capacità di Alfano, lo conosco bene". Duqnue "sono ottimista per il futuro, ma oggi prendiamo atto che le scelte tattiche del Pdl si sono rivelate sbagliate e quindi è la prima volta che c'è una divaricazione netta tra loro e la Lega".  

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