Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Un complotto estero anti Italia

default_image

  • a
  • a
  • a

Èuna delle cause della crisi di Berlusocni e del Pdl così come lo rivela l'ex ministro Martino, in un colloquio con Angelo Polimeno, giornalista parlamentare e inviato del Tg1. Nel libro «Presidente ci consenta» (Mursia) il giornalista dà la parola a otto fedelissimi del Cav (Martino, Sacconi, Matteoli, Pecorella, Rotondi, Tajani, Scajola e Pera) che rompono il silenzio e spiegano come si è arrivati alla crisi del Pdl. Per Martino la causa è la rivoluzione liberale mancata. La tesi dell'ex ministro è che Berlusconi si è circondato di consiglieri sbagliati e in particolare di Tremonti che definisce un «traditore politico». Altro errore del premier è di aver fatto fuori persone qualificate. Matteoli ricostruisce invece il divorzio di Fini dal Pdl e racconta episodi del tutto inediti sul malessere di Fini al momento di sciogliere An e confluire nel Pdl. Rotondi rivendica la paternità dell'idea di dar vita al Pdl. In occasione del funerale della madre del premier Rotondi suggerì di dar vita a una lista unica per Berlusconi presidente. Silvio gli aveva confidato il malessere di dover discutere con partiti e partitini. Pecorella, l' ex consigliere giuridico del premier, spiega perchè molte delle cosiddette leggi ad personam erano tecnicamente sbagliate e si sono rivelate inutili per Berlusconi e dannose politicamente. Tajani parla del rapporto di Berlusconi con i big dell'Unione, gli incontri di Alfano con il leader del Ppe, e le difficoltà che ancora incontra l'Italia a Bruxelles.

Dai blog