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Prodi suona la carica Serve un nuovo timoniere

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«Quelloche è avvenuto negli ultimi mesi è imperdonabile. Tanto è vero che ho dovuto cambiare la mia opinione: a luglio scrissi che non si poteva avere crisi di governo perché durante la tempesta non si può cambiare il timoniere. Due settimane fa ho scritto che: qualsiasi timoniere o anche la nave senza timoniere, è meglio del timoniere che abbiamo adesso. E su questo io insisto ancora», spiega l'ex presidente del Consiglio in occasione del forum italo-russo a Verona. Prodi non vuol entrare nel merito di un futuro governo dopo Berlusconi: «Non entro in quello che si farà dopo. Ogni giorno c'è un cambiamento di scenario. Su queste cose mi pronunciavo quando ero al governo, adesso sono un professore e i professori giudicano sui contenuti e non sulle cose politiche». «Il leader è chi ha il coraggio di fare le cose buone per il proprio Paese anche se in quel momento sono impopolari. Questo è il dovere di un governo, altrimenti si rovinano il popolo e il paese». Poi un duro j'accuse: «La signora Merkel ha pensato solo alle elezioni in Germania prima di aiutare la Grecia, e Berlusconi ha pensato solo alle elezioni in casa sua. Ma chi pensa al futuro dei nostri figli?». Quanto alla lettera inviata dal governo all'Europa Prodi ha ammesso che «è piena di buone intenzioni, e se saranno messe in atto daranno qualche frutto. Bisogna però analizzare gli accordi che ci sono stati e che non mi sono ancora chiarissimi. Per me il problema è che si uscisse dall'esame con una garanzia di fiducia: sembra esserci stata, quindi andiamo avanti».

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