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Il Cdm approva il Ddl stabilità

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Alla fine il ddl Stabilità è stato approvato all'unanimità in Consiglio dei ministri dopo una giornata politicamente tesa che ha visto il governo 'strappare' la fiducia del Parlamento. A far rientrare le tensioni dei ministri - in primis Prestigiacomo, Romani e Galan - è stato un compromesso raggiunto dopo una lunga trattativa durata tutto il giorno. Ai diversi dicasteri andranno metà delle risorse extra incassate dall'asta delle frequenze che comunque non verranno destinate alle Tlc. In compenso, le risorse per il piano della banda larga arriveranno da uno o più fondi della Cdp. Il titolare di via Veneto, inoltre avrebbe ottenuto la riduzione dei tagli, da 340 a 140 del Fondo di garanzia per le Pmi, 550 milioni di fondi Fas per finanziare contratti di programma. Anche il ministro dell'Ambiente ha incassato il reintegro delle risorse con 300 milioni, di cui 150 a valere sui fondi della banda larga e 150 sulla quota nazionale del Fondi di Servizio.Inoltre, per la prevenzione del dissesto idrogeologico sono stati previsti per 500 milioni di fondi Fas. E ancora nessun taglio lineare per il ministero dei Beni culturali. Galan ha strappato anche lo sblocco di 170 assunzioni al Mibac che erano state congelate con la manovra estiva. La ex Finanziaria, così come modificata dalla riforma del bilancio, non contiene misure per lo sviluppo ma recepisce gli effetti finanziari delle manovre con una raffica di tagli che vanno da 60 milioni in due anni per il comparto sicurezza alla stretta sui buoni pasto dei dipendenti pubblici nei giorni in cui lavorano meno di 8 ore, dalla sforbiaciata alle spese di Inps, Inpdap e Inal a tagli di 2 milioni per le spese di vitto di carabinieri e guardia di finanza. Arriva poi una tassa fino a 15 euro sui concorsi pubblici, riduzioni di finanziamenti al piano nazionale per la sicurezza stradale. Spariscono invece i fondi, un miliardo, per l'edilizia sanitaria. Il ddl ripartisce poi le risorse per il 2012-2013 destinando circa 5 miliardi a un "mega-fondo". Soldi che andranno a una ventina di voci tra cui l'autotrasporto, il 5 per mille, le università statali e non, la detassazione dei salari di produttività, e investimenti di Ferrovie dello stato. La copertura arriverà dal fondo per interventi strutturali di politica economica. NUOVE NOMINE Sono tre le nomine di oggi decise dal Consiglio dei ministri: Aurelio Misiti, viceministro alle Infrastrutture, Catia Polidori, viceministro allo Sviluppo economico, e Giuseppe Galati, sottosegretario all'Istruzione. Aurelio Misiti, 76 anni, calabrese, è laureato in ingegneria e docente universitario. Nel 1995 è nominato presidente del Consiglio superiore dei Lavori pubblici, carica che mantiene fino al 2003. Assessore regionale ai Lavori pubblici in Calabria nella giunta di centrodestra guidata da Giuseppe Chiaravalloti, aderisce in seguito all'Italia dei Valori; è eletto deputato nel 2006 e riconfermato nel 2008. Il 12 maggio 2010 passa al Movimento per le Autonomie di cui diviene portavoce nazionale. Dopo il voto contrario alla perquisizione degli uffici del ragioniere Spinelli, il 3 febbraio 2011, Misiti lascia l'MpA e passa al Gruppo Misto, non iscrivendosi ad alcuna componente. Il 5 maggio 2011 viene nominato sottosegretario alle Infrastrutture. Oggi è viceministro allo stesso dicastero. Catia Polidori, 43 anni, è nata a Città di Castello. Laureata in scienze economiche, imprenditrice, fa parte dei Cda di diverse aziende. Nel 2008 è eletta alla Camera nelle liste del Pdl. Considerata vicina a Gianfranco Fini, nell'agosto del 2010 abbandona il gruppo PdL per aderire a quello di Futuro e Libertà. Il 14 dicembre 2010 vota contro la sfiducia al Governo Berlusconi, contro le indicazioni del suo gruppo parlamentare. Lascia così il Fli per aderire al Gruppo Misto. Il 5 maggio 2011 viene nominata sottosegretario allo Sviluppo economico, in rappresentanza del sottogruppo "Azione popolare", nato dagli ex Fli. In seguito passa ai 'Responsabilì. Oggi è viceministro allo Sviluppo economico. Giuseppe Galati, nato a Catanzaro 50 anni fa, è avvocato e giornalista. Viene eletto alla Camera dei deputati nel 1996, con il Ccd. Rieletto nel 2001 a Montecitorio, viene nominato sottosegretario alle Attivit… Produttive nel II e III Governo Berlusconi. Nel 2006 è di nuovo deputato, con l'Udc. Alle politiche del 2008 viene eletto alla Camera nelle liste del Pdl. Nell'ottobre 2010 è eletto vice Presidente della Commissione Parlamentare di Inchiesta sulla Contraffazione e la pirateria Commerciale. Oggi è sottosegretario all'Istruzione.

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