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Trichet sorride alla manovra italiana

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Jean Claude Trichet, presidente della Banca Centrale Europea

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"L'Italia si sta muovendo nella giusta direzione e le ultime decisioni prese "confermano un primo impegno da parte del governo". All'indomani del via libera del Senato, con la fiducia, la manovra incassa l'apprezzamento della Bce. Nel corso della conferenza stampa al termine della riunione del direttivo che ha lasciato i tassi fermi all'1,5%, il numero uno dell'Eurotower, Jean-Claude Trichet, parla anche dell'Italia. Trichet chiarisce che le comunicazioni a Roma sono state inviate insieme al governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, suo successore. "Abbiamo inviato dei messaggi al governo italiano insieme a Draghi - spiega - abbiamo visto l'impegno del governo e poi è seguito un periodo di complesse decisioni. Il procedimento è ancora in corso. Abbiamo una conferma che si sta attuando quanto detto e questa è una conferma importante. Sono stato in contatto con il presidente Napolitano e ho avuto rassicurazioni. Bisogna mantenere gli impegni per riportare credibilità e fiducia sui mercati. E questo vale per tutti". IL VERTICE DELLA BCE: "NESSUN COMMISSARIAMENTO DELL'ITALIA" Più in generale Trichet sottolinea l'esigenza che le misure di risanamento di bilancio siano "implementate integralmente" e "anticipate" il piu' possibile. Il presidente uscente dalla Bce ci tiene però a precisare che da parte dell'istituto di Francoforte non c'è stato alcun diktat. "Non stiamo dettando niente all'Italia", afferma Trichet. E la Bce, aggiunge, non ha fatto alcun negoziato con Roma: "Non negoziamo con alcun governo". Nessun commento sull'acquisto di bond che "rientra nella politica monetaria". A chi gli chiede se la Bce continuerà a comprare bond dopo che l'Efsf avrà acquisito i nuovi poteri, Trichet spiega che i governi si sono impegnati a creare un fondo salva-stati "funzionante e in grado di intervenire". Le banche centrali in tutto il mondo "devono assicurare un solido ancoraggio alla stabilità'" e "non possono sostituire i governi". Quanto alla situazione dell'Eurozona i "rischi al ribasso" sono aumentati e l'"incertezza resta molto alta". L'aspettativa è quella di una "crescita moderata" dell'economia. BCE E OCSE: FRENATA DEL PIL D'AREA EURO Non a caso la Bce ha tagliato le sue stime sulla crescita del Pil nell'area euro, portandole tra 1,4% e 1,8% nel 2011 (pari all'1,6%) e tra 0,4% e 2,2% (pari all'1,3%) nel 2012. Le precedenti previsioni erano tra l'1,5% e il 2,3% per il 2011 e tra lo 0,6% e il 2,8% per il 2012. Sulla stessa linea l'Ocse che nel suo Interim Economic Outlook per il 2011 traccia uno scenario a tinte fosche sia per l'Italia che per le altre economie del G7. Secondo l'organizzazione di Parigi, l'economia italiana registrerà una crescita negativa dello 0,1% nel terzo trimestre rispetto ai precedenti tre mesi e un leggero rialzo dello 0,1% nel quarto trimestre. La crescita sarà pari a zero nel secondo semestre. Per l'Ocse, inoltre, l'economia dei paesi del G7 è "stagnante" e la crisi europea del debito potrebbe "intensificarsi".

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