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Tremonti: gli eurobond si faranno Manovra in 4 giorni, qualche errore c'è

Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti e il ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani a Cernobbio per il Forum Ambrosetti

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L'Europa deve fare gli Eurobond altrimenti avrà forti problemi. Nella giornata conclusiva del workshop Ambrosetti di Cernobbio il ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha rilanciato la necessità di titoli di stato continentali.  Ci vuole un "nuovo driver dello sviluppo" basato sugli investimenti pubblici - ha detto il ministro -  e "non ci sono alternative o ci saranno grandi criticità". "Né un modello economico - ha spiegato iTremonti - né un altro dimostrano una grande efficacia. Bisogna immaginare un modello economico con un driver basato sui grandi investimenti pubblici, e questo vuol dire Eurobond". Questo strumento finanziario è per Tremonti "il destino di questo continente. Credo che sia una polemica inutile quella sul fatto che sia solo una proposta italiana. Se fosse un interesse esclusivo italiano - ha concluso - perché è interamente appoggiata dal governo di britannico, del governo di Londra?". A LUGLIO PIÙ TAGLI CHE TASSE "Ho una visione diversa da quella del presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia", ha detto Tremonti, nella manovra di luglio "c'erano 14 miliardi di tagli e 6 di tasse e non viceversa". Lo ha affermato il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, nel corso del suo intervento al Workshop Ambrosetti, rispondendo alle critiche del leader di Confindustria. "Credo che ci sia stato un cambiamento fondamentale nella lotta all'evasione con l'obiettivo di convincere a dichiarare un po' di più", ha continuato il ministro. Credo che ci siano i margini per un'azione civile, di equità e non di repressione selvaggia".  PROVVEDIMENTO IN QUATTRO GIORNI "Nessuno ha la bacchetta magica, ma in troppi hanno l'abitudine di bacchettare troppo", ha detto ancora Tremonti, ricordando il film di Fellini "in cui in un'orchestra, ognuno va per conto suo". "Ecco - ha aggiunto - se si usassero le bacchette giuste con l'armonia giusta, si opererebbe nell'interesse del nostro Paese". "Nel fare un provvedimento in quattro giorni puoi fare degli errori", ha ammesso Tremonti. "È stato un errore" non aver considerato le festività del 25 aprile, 2 giugno e 1 maggio "sull'accorpamento delle feste", ha detto Tremonti. "Pensavamo che non fosse centrale nell'economia di una manovra da decine di miliardi - ha concluso - Ma va considerato che nel fare un provvedimento in quattro giorni puoi fare degli errori".   CONFINDUSTRIA: AGIRE SUBITO Dallo stesso palco il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia lancia l'allarme degli imprenditori sulla situazione politico-economica. La politica, ha detto al forum, deve "rendersi conto della gravità della situazione in cui ci troviamo e agire immediatamente, perché il paese rischia molto". "La preoccupazione del mondo dell'industria e dell'imprenditoria italiana è molto forte - ha detto Marcegaglia -  qui c'è un problema di credibilità del nostro paese".  "Il problema della manovra è che manca completamente un piano di crescita - ha detto la leader degli industriali -  Inoltre i valori dei saldi devono essere stabili".   L'ITALIA RISPONDERÀ CON I FATTI Nessuna insistenza con la Bce per far proseguire l'acquisto di titoli italiani, mentre la risposta alle richieste dell'Eurotower sarà con i fatti. Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri, Franco Frattini, a margine del workshop Ambrosetti in cui oggi interverrà anche il ministro dell'Economia Giulio Tremonti. "Sia Berlusconi, sia Tremonti - ha detto Frattini - hanno contatti con le istituzioni finanziarie, ma la Bce è un organo assolutamente indipendente e non ci sono né richieste né insistenze". Il governo, ha proseguito Frattini, "risponderà con i fatti alle richieste della Bce, con un'approvazione rapidissima della manovra: il Senato la approverà in settimana e la Camera farà altrettanto presto". Sull'approvazione della manovra Frattini non vede ragioni per il ricorso alla fiducia. "È una decisione del Consiglio dei ministri - ha spiegato il ministro -  ma non vedo francamente le ragioni per la fiducia". ROMANI NON ESCLUDE LA FIDUCIA "Se la fiducia è necessaria, come sempre puo' essere messa", ha affermato il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani. "Mi sembra che il percorso parlamentare sia abbastanza tranquillo, è una decisione che verrà presa in settimana". LA SAGGEZZA DI NAPOLITANO Il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini ha accolto positivamente le parole del presidente della Repubblica che ieri aveva chiesto scelte solide e immediate sulla manovra. "Da Napolitano parole sagge e di buon senso", ha commentato Gelmini a margine del workshop Ambrosetti. "Si sta concludendo la discussione nelle Commissioni e in Senato - ha continuato il ministro -  Riteniamo di poterla approvare quanto prima in tempi rapidissimi e a saldi invariati". Inoltre "c'è l'impegno di un pezzo dell'opposizione per migliorare i contenuti, e l'approvazione dell'emendamento sulla spending review è positivo". IL CASO PARAVIA "Il sindaco Pisapia non conosce i problemi delle classi ghetto. Per favorire una reale integrazione serve la presenza di studenti italiani e stranieri, è dallo stare assieme che si fa integrazione", dichiara poi il ministro dell'Istruzione, in risposta al sindaco di Milano sulla scuola Paravia, dopo che Giuliano Pisapia ha invitato i genitori dei bambini italiani a iscrivere i propri figli in questa scuola. Il primo cittadino ha anche detto che quella della Paravia è stata una questione gestita male e il ministro Gelmini, a margine del workshop di Cernobbio, ha risposto: "Il problema della Paravia è mal posto, gli alunni sono già stati sistemati in plessi a 500 metri, è inutile alimentare polemiche, meglio ascoltare i mediatori culturali e gli insegnanti". RIPARTONO I LAVORI IN COMMISSIONE Stamane, intanto, la commissione Bilancio del Senato è tornata a riunirsi per continuare l'esame dei provvedimenti. Ieri la commissione è arrivata a votare fino all'articolo 7 (Robin tax), che è stato approvato senza modiche. Gli articoli 5 e 6 sono stati illustrati e accantonati. Questa mattina i lavori in commissione proseguono affinché l'iter parlamentare possa iniziare martedì 6 settembre come da calendario.  

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