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Niente benefit agli ex presidenti

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Icittadini giudicheranno ancora di più quello che uscirà da questo voto, perché si vedrà chi bluffa e chi lotta contro la casta e contro chi predica bene e razzola male. Sarebbe bello ascoltare un taglio verticale e orizzontale che riguarda i benefit degli ex presidenti della Camera e del Senato, cioè la macchina a vita, una serie di collaboratori a vita e tutti i benefici che non dicono, voglio sentire cosa dice Schifani e Fini a riguardo, per non parlare delle abitazioni dei questori e dei Vice Presidenti». Stefano Pedica e Antonio Borghesi dell'Italia dei Valori elencano tutte le voci che si potrebbero tagliare per ridurre i costi della politica. «Ascoltare la destinazione delle auto blu per l'accompagnamento dei disabili e devolvere i punti millemiglia per i viaggi della speranza per i malati gravi sarebbe un gesto nobile e di sicuro cambiamento. Infine sarebbe bello ascoltare la costituzione di un fondo di scopo per la ricerca e i giovani. Questo è quello che vorrei ascoltare, ma dalle prime parole di Pisicchio e di Tassone viene meno questa speranza». Non è tutto. «Il momento di crisi economica, che sta comportando così grandi sacrifici al Paese, non può lasciare indenne la politica», incalza dal canto suo Antonio Borghesi. «Da quando l'Italia dei Valori è in Parlamento, ha sempre operato per una riduzione degli sprechi e dei privilegi, e per la razionalizzazione delle spese del Parlamento, del suo funzionamento, ma anche con interventi diretti a limitare i privilegi dei parlamentari», specifica Borghesi, vicepresidente dei deputati Idv, in merito alla discussione del bilancio della Camera. «In questo senso, rivendichiamo il merito di aver imposto, a partire dal 2006, il blocco degli stipendi dei parlamentari, così come di aver adeguato i prezzi di buvette, ristorazione ed altri servizi, prima pressoché gratuiti» aggiunge Borghesi. «C'è molto altro da fare ed in particolare l'eliminazione dei vitalizi degli ex parlamentari, che gravano per 150 milioni di euro l'anno sul bilancio della Camera. Su questo punto, Idv ripresenterà la richiesta, già avanzata lo scorso anno, di impedire che continui un gioco truccato o furto legalizzato, non essendovi nessuna corrispondenza tra i contributi che i parlamentari versano e i vitalizi che ricevono» spiega il vicepresidente dell'Idv. «Inoltre, chiediamo la verifica dei rimborsi spesa dei deputati, con particolare attenzione al contratto di lavoro dei collaboratori, spesso inesistente, e l'abolizione di tutte le auto blu, ad eccezione di quella in dotazione del presidente della Camera» conclude Borghesi.

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