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La Lega al Colle: ministeri trasferibili anche per legge

Il leader della Lega Umberto Bossi

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Nel Consiglio Federale della Lega, che si è appena concluso a Milano, si è parlato a lungo anche dei ministeri al nord. E si è detto che il loro trasferimento è già, di fatto, "previsto per legge". A questo proposito, raccontano diversi partecipanti alla riunione, sono stati citati l'articolo 2, comma 4, del Decreto Ministeriale del 29 ottobre 2001 e il Regio Decreto numero 33 del 1871. In queste norme, "è stato sottolineato nel corso della riunione, si stabilirebbe che Roma è sede del governo, ma non si parla dei ministeri". L'articolo 2, comma 4, del Decreto Ministeriale del 29 ottobre 2001, "Organizzazione interna del Dipartimento per le riforme istituzionali e la devoluzione della Presidenza del Consiglio dei Ministri", pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 273 del 23 novembre 2001 recita che "Il Ministro può avvalersi di sedi periferiche per lo svolgimento delle competenze del Dipartimento". LA REPLICA DI ALEMANNO "È incredibile che questa vicenda dei ministeri al nord continui a essere alimentata dalla Lega di Bossi. La Lega ha collezionato una serie incredibile di figuracce da quando ha intrapreso questa strada. Non c'è alcun consenso neanche al nord su questa proposta, eppure si continua a insistere con una ottusità incredibile. La risposta, ancora una volta, deve essere la stessa: questa idiozia non passerà". Lo dichiara il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, in una nota. L'INVITO DEL SENATUR Umberto Bossi invita a visitare la sede distaccata di alcuni ministeri che a settembre aprirà alla Villa Reale di Monza. Dal palco della festa del carroccio di Concorezzo, ha lanciato l'invito: "domenica fate un giro con la famiglia e veniteci a trovare a Villa Reale. Per dimostrare la bontà di questo decentramento ha detto che "già migliaia di imprenditori, migliaia di persone hanno chiesto di parlare con noi senza andare a Roma". Insieme alla sede distaccata dei ministeri ha ricordato che l'intenzione è quella di aprire uno sportello al cittadino. Chi ha problemi con le pensione, si potrà rivolgere al sindacato padano, e "Rosy Mauro si informerà senza bisogno che si vada a Roma". "Faremo in modo - ha detto - che i ministeri non siano cattedrali nel deserto". ATTACCO A NAPOLITANO "Un pò di pubblicità non guasta". Con queste parole e un sorriso il segretario della lega nord Umberto Bossi, ha risposto a una domanda sulle critiche del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, alla sede distaccata dei ministeri alla Villa Reale di Monza. Certo questa sede distaccata "è un simbolo" ma anche qualcosa di più. "Chi produce è qui, e a Roma c'è la burocrazia - ha spiegato - se si deve fare una legge sull'economia si fa a Milano. Certe leggi vanno fatte con la testa a Milano, poi le gambe stiano pure a Roma". SU MARONI "È difficile che litighi con Maroni, al massimo gli parlo". Così il segretario della Lega Nord ha sottolineato di avere ottimi rapporti con il ministro dell'Interno parlando dal palco di una festa del carroccio in Brianza. "Mica litigo - ha aggiunto parlando poi con i giornalisti - perchè lo dite voi".   I RIFIUTI IN CAMPANIA "I rifiuti di Napoli glieli abbiamo messi in quel posto": così Umberto Bossi. Ha ripetuto che il decreto fatto in Cdm prevede che l'immondizia sia portata nelle regioni vicine ricordando che già Napoli ha riempito le discariche delle città vicine. "È una sfortuna - ha aggiunto - abitare in una città come Napoli per quanto riguarda i rifiuti". Ora il decreto è in commissione dove "la sinistra ha presentato un emendamento per spostare i rifiuti al nord. La battaglia - ha avvertito- è tutta da fare ancora". Poi ha detto di non ritenere che "i napoletani buttino i rifiuti dalla finestra. sono i sindaci che non facevano il loro dovere, che non controllavano. Qualcuno ha lasciato correre. Ma se la magistratura è più interessata a cose politiche che a chi fa il suo dovere...".   SULLA LIBIA "Berlusconi non voleva la guerra. È il presidente della Repubblica che l'ha voluta, giusto per non fare nomi". Così ha detto Umberto Bossi aggiungendo che il conflitto cesserà a settembre. "Noi - ha spiegato - abbiamo chiesto di ridurre le tasse, bisogna trovare i soldi e abbiamo pensato di trovarli non partecipando a guerre". Il primo passo in questa direzione è il fatto che "a settembre cessa la guerra con la Libia che è costata un miliardo". "In America la Camera ha negato ad Obama i soldi per la guerra - ha proseguito - e la dobbiamo pagare noi? Che si arrangino! Quando finiscono i soldi finiscono le guerre e noi i soldi li abbiamo finiti da tempo".   SU TREMONTI Umberto Bossi inizialmente non si aspettava che anche Michela Vittoria Brambilla avrebbe aperto una sede distaccata del suo ministero a Villa Reale, mentre non aveva dubbi su Tremonti. "Lui - ha detto il segretario della lega - non può abbandonarci. Senza di noi dove va?". Scherzando Bossi ha anche detto di aver fatto incorniciare una delle banconote con cui Tremonti ha pagato la propria scrivania a Villa Reale.

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