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L'ira di Alemanno «Chi sbaglia paghi»

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Apoco più di 24 ore dal rogo alla stazione Tiburtina il sindaco Gianni Alemanno vuole un nome, un responsabile per l'incendio che ha già creato enormi disagi alla circolazione ferroviaria non solo capitolina, ma italiana e anche europea. «Mi chiedo come sia possibile che nel cantiere più importante d'Italia, nel cantiere vitale per la mobilità del nostro Paese non ci siano stati o adeguati controlli o adeguate prevenzioni rispetto agli incidenti - si chiede nel video messaggio che compare sul suo blog -. Questo non è possibile. Non possono essere i cittadini di Roma a pagare». È lapalissiano Alemanno: «Chi sbaglia, paga. Attendiamo chiarezza oltre che le Fs ripaghino gli investimenti e i costi che stiamo subendo per ridurre i disagi dei cittadini». E ancora: «Il grave incendio alla stazione Tiburtina pone grossi problemi a tutta la nostra città. L'idea che per un mese i cittadini di Roma avranno difficoltà a muoversi dalla Capitale in tutta Italia e dentro la città, è inaccettabile». In giornata il sindaco si è sentito telefonicamente col ministro alle Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli: a lui ha chiesto, ottenendolo, l'istituzione di una commissione d'inchiesta.

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