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E su internet spopola l'eroe anti-casta

Montecitorio

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«Indignatos» è poco. Preferiscono definirsi «incazzatos». Combattono la «lotta alla casta» e non sopportano più l'ipocrisia di chi chiede lacrime e sangue al paese e salva in extremis (grazie a due emendamenti votati a telecamere spente, nel cuore della notte) il proprio portafogli. Da ieri hanno un nuovo eroe. «L'Assange italiano» lo hanno battezzato loro. Spidertruman, si fa chiamare lui. È un anonimo ex dipendente di Montecitorio che, licenziato dopo 15 anni di precariato, ha deciso di vendicarsi spiattellando su una pagina Facebook alcuni «piccoli» aneddoti della vita quotidiana dei deputati, alcuni «segreti della casta di Montecitorio». Nei diversi post pubblicati (cui seguono in allegato le fotocopie di alcuni documenti) ce n'è per tutti. Perché certe marche d'auto fanno sconti anche del 20% ai parlamentari, e perché certe compagnie telefoniche applicano tariffe assai ridotte? E poi poliziotti costretti a fare da chauffeur alle mogli degli onorevoli di giorno e ad accompagnare il deputato di turno dall'amante la sera. E viaggi gratis per amici e parenti dei parlamentari ottenuti grazie ai punti "Millemiglia" accumulati con i biglietti gratuiti a cui i membri del parlamento hanno diritto. Poi il capitolo furti finti: «Ogni giorno c'è sempre un deputato che denuncia il furto del suo costosissimo computer portatile. Ma come mai, malgrado i rigidi controlli all'ingresso di Montecitorio - ironizza l'infuriato Spidertruman - continuano ad agire indisturbati questo manipolo di ladri». Autori delle false denunce - e quindi i veri ladri - sarebbero gli stessi deputati, così da aver diritto al rimborso assicurativo. Tra le invettive finiscono anche le scorte di polizia, ottenute molto spesso, a suo dire, grazie a finte lettere di minacce inviate ad hoc magari con l'inserimento nella busta di qualche bossolo. C'è anche spazio per un indovinello: perché i barbieri di Montecitorio (9 e con uno stipendio di 11 mila euro a testa) parlano lo stesso dialetto del presidente della Camera che li assunse? Le rivelazioni - assicura Spidertruman - sono appena all'inizio, ma la pagina Facebook ha già superato (in poco più di 24h) quota 140 mila fan. I commenti sono degni di veri «incazzatos». «Dobbiamo riaccendere i forni», scrive uno dei fan. «Ci vogliono le spranghe» gli fa eco un altro. C'è anche chi non risparmia neanche il novello «Assange»: «Per 15 anni zitto e poi parli per ripicca? grazie che ci sveli tutto, ma non sei tanto diverso da loro». Povero Spidertruman. È il guaio dell'antipolitica: non risparmia nessuno.

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