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Lenti progressi sull'aumento del debito

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Secondoun sondaggio della Cbs il 71 per cento, dell'opinione pubblica è contraria al modo in cui i conservatori stanno gestendo il confronto con la Casa Bianca e solo il 21 per cento è a favore, confermando quello che stesso Obama ha detto, che molti elettori repubblicani sono favorevoli a introdurre sacrifici fiscali per i ricchi. Il presidente Obama, assicura che sono stati fatti passi avanti nella trattativa sul tetto del debito. «Stiamo facendo progressi», ha detto ai cronisti, dopo aver incontrato privatamente domenica i leader repubblicani, ma senza aver raggiunto concreti traguardi. «Le linee di comunicazione restano aperte - ha spiegato Brendan Buck, il portavoce dello Speaker alla Camera - ma non ho niente da dire in termini di accordi concreti». Intanto la Casa Bianca fa sapere che Obama potrebbe usare il suo potere di veto sulla proposta dei repubblicani di ridurre di 2.400 miliardi di dollari il deficit, senza toccare le tasse. Obama intende arrivare a un accordo più ampio che prevede una riduzione di 4 mila miliardi di dollari del deficit, che include anche l'aumento delle tasse agli americani più ricchi. Fiducioso anche il segretario al Tesoro. Timothy Geithner ieri ha affermato che sono stati fatti passi avanti nel negoziato sul debito e che è assolutamente «certo» che il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e i leader repubblicani riusciranno a trovare un accordo per innalzare il tetto al debito entro il 2 agosto. Secondo Moody's, gli Usa dovrebbero eliminare il tetto del debito per ridurre l'incertezza. Gli Stati Uniti sono uno dei pochi Paesi in cui il Congresso determina un tetto sul debito, e questo crea «periodicamente incertezza» sulla capacità del governo di rispettare i propri obblighi. Mau.Pic.

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