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Riunione a Bruxelles sul caso Italia

Il presidente della Bce Jean-Claude Trichet. A novembre sarà sostituito da Mario Draghi

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Riunione d'emergenza stamane a Bruxelles per discutere della crisi del debito nella zona dell'euro, del secondo pacchetto di aiuti alla Grecia e degli attacchi speculativi all'Italia. È stata convocata ieri dal presidente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy. Al vertice prenderanno parte il presidente della Commissione europea, Jose Manuel Barroso, il presidente della Bce Jean-Claude Trichet e quello dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker. In serata il portavoce di Van Rompuy, Dirk De Backer, ha precisato che non è una riunione straordinaria ma di routine «per preparare l'Eurogruppo, e non di emergenza per parlare dell'attacco all'Italia sui mercati». In realtà a Bruxelles c'è molta preoccupazione per gli attacchi speculativi all'Italia. Il Financial Times ha riportato che gli hedge fund americani scommettono contro l'Italia I rendimenti sui titoli di stato italiani sono saliti - afferma il Financial Times - venerdì ai massimi dall'ottobre 2002 in seguito alle tensioni fra il primo ministro, Silvio Berlusconi, e il ministro delle finanze, Giulio Tremonti, sul piano di austerity. Gli hedge fund preferiscono scommettere direttamente invece che acquistare credit default swap, la cui efficacia è stata messa in dubbio dai tentativi dell'Unione Europea di evitare il default della Grecia che avrebbe fatto salire i pay-out sui cds. Trichet ieri ha spiegato che «i Paesi europei che sono in difficoltà oggi sono quelli che si sono comportati male, in modo quasi caricaturale a volte, e che non sono stati bene sorvegliati in termini di patto di stabilità e crescita». Il presidente della Bce ha affermato che il sistema economico e finanziario globale è fragile, e ha bisogno di regole. Trichet ha poi ribadito l'importanza di un «rafforzamento della governance» dell'area euro, e del rispetto da parte dei Paesi membri dei vincoli imposti dall'Unione. Il ministro delle Finanze svedese Anders Borg, pur dicendosi «ottimista» per il futuro dell'Europa invita i suoi membri ad imparare le lezioni della crisi. Negli anni di espansione, ha affermato, «alcuni Paesi non hanno fatto i compiti, hanno combinato spesa elevata e mancanza di rigore fiscale», e per questo si sono trovati in una posizione «che non permetteva loro di essere credibili nel lungo termine». Da Aix en Provence arriva anche un messaggio positivo per l'Italia e la sua economia, dopo il pesante attacco speculativo che nella giornata di apertura dei rencontres aveva spinto il governatore della Banca d'Italia Mario Draghi a intervenire con un'inattesa dichiarazione. Stavolta è il segretario generale dell'Ocse, Angel Gurria, a rassicurare: l'Italia non sarà il prossimo Paese a «cadere, non penso proprio». Il nostro Paese, ha spiegato, «sta facendo tutto quello che aveva promesso, c'è stata qualche preoccupazione sulla governance, per le divergenze tra il Premier e altri esponenti, ma ora si è ritrovato l'accordo e si sta facendo ciò che è necessario». L.D.P.

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