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Lodo Mondadori, le reazioni del mondo politico

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{{IMG_SX}}"E' da ritenere, incidenter tantum e ai soli fini civilistici del presente giudizio, che Silvio Berlusconi sia corresponsabile della vicenda corruttiva per cui si procede, corresponsabilita' che, come logica conseguenza, comporta, per il principio della responsabilità civile delle società di capitali per il fatto illecito del loro legale rappresentante o amministratore commesso nell'attività gestoria della societa' medesima, la responsabilità della stessa Fininvest". Lo scrivono i giudici nelle motivazioni della sentenza d'appello che obbliga Fininvest a risarcire Cir con 560 milioni per il Lodo Mondadori. LA POSIZIONE DI CAPEZZONE "Le sentenze si rispettano, e così pure i giudici. Ma, finchè siamo un Paese libero, esiste il diritto di criticarle e di contestarne radicalmente i contenuti. A mio avviso, siamo dinanzi a una decisione abnorme, che rischia di essere una mazzata tremenda per un'azienda, e di mettere in discussione investimenti, prospettive, posti di lavoro". E' quanto afferma il portavoce nazionale del Pdl Daniele Capezzone. "Ma voglio rivolgermi ai politici della sinistra. C'è da troppo tempo, contro Silvio Berlusconi, un clima da Piazzale Loreto - aggiunge -, con forsennati attacchi politici e personali, con una tenaglia mediatica e giudiziaria, e ora anche con quella che oggettivamente è una mazzata sul piano patrimoniale". "Con le vendette - dico alla sinistra - non si costruisce nulla, se non altro odio e altra divisione. Hanno il diritto di contrastare il Premier sul terreno politico, ma da mesi si è passati a ben altro: al tentativo di abbattere ed eliminare il "nemico".   L'ATTACCO DI CROSETTO "La sentenza Mondadori dimostra con evidenza che la magistratura italiana ha rinunciato ad assolvere le funzioni che le sarebbero proprie per diventare strumento di lotta contro un cittadino italiano". E' quanto dichiara il sottosegretario alla Difesa, Guido Crosetto. DURO CICCHITTO "Mai sentenza è stata più annunciata di questa. Essa rientra nell'attacco concentrico che è in atto da tempo, fin dal 1994 contro Berlusconi perchè ha osato scendere in campo in politica sconvolgendo l'operazione che era stata attentamente preparata, quella della piena presa del potere del partito post comunista, di alcuni grandi gruppi finanziari-editoriali tra cui in prima fila la Cir, di alcune procure e della Cgil". Lo ha detto il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto. "Berlusconi paga tuttora il fatto che si è messo di traverso rispetto a questo disegno prima con Forza Italia, adesso con il Pdl ed il governo di centrodestra. Tutto ciò, però - prosegue -, anche al netto di errori che il centrodestra può aver commesso in questi anni, mette in evidenza in modo assai chiaro che senza Berlusconi, senza il Pdl, senza il centrodestra, la democrazia italiana corre rischi gravissimi per la saldatura fra poteri arroganti e intenzionati a gestire l'economia e la politica italiana in modo del tutto esclusivo". "Si dice solitamente che il centrodestra è segnato da un conflitto di interessi - conclude -. Il minimo che si può dire rispetto alla realtà è che il centrosinistra, al di là dei formali rapporti proprietari, è caratterizzato da due conflitti di interesse reali acutissimi; quelli costituiti dal rapporto ombelicale fra il Pd e De Benedetti e quelli del rapporto storico fra prima il Pci -poi pds adesso pd con la lega delle cooperative, l'Unipol e compagnia cantando".   GASPARRI: "UN ACCANIMENTO" "Una sentenza annunciata, frutto di un pregiudizio politico" ed "esempio di un accanimento giuridico contro Berlusconi" e "speriamo che la Cassazione l'annulli": così il capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri ha commentato, ai microfoni di Sky Tg 24, ha commentato la sentenza che condanna la Fininvest a risarcire la Cir per 560 milioni. DI PIETRO: "NON C'ENTRA LA POLITICA" "E' un imprenditore che ha imbrogliato, inutile che ci venga a dire che c'è una grande impresa che rischia di chiudere. Non c'entra niente la politica". Lo afferma Antonio Di Pietro, parlando a Skytg24. "Berlusconi dirà che sono i soliti comunisti e che tutti ce l'hanno con lui. Ma questa vicenda riguarda storie di tanti anni fa. Non può sfuggire alla giustizia", afferma il leader dell'Idv parlando della sentenza contro la Fininvest sul lodo Mondadori.  

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