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Berlusconi assicura: avanti con le riforme

Il premier Silvio Berlusconi

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Silvio Berlusconi conferma. Non immagina solo la riforma del Fisco o di portare avanti quella della Giustizia che pure giace in commissione alla Camera. In un messaggio inviato alla fsta del Pdl a Cesano, vicino Roma, aggiunge anche le riforme costituzionali. Afferma infatti il Cavaliere: «Potremo modernizzare il fisco la giustizia e l'architettura istituzionale dello Stato riducendo della metà il numero dei parlamentari, introducendo il Senato delle Regioni e rafforzando i poteri del premier, così da porlo sullo stesso piano degli altri capi di governo europei». Poi il Cavaliere sottolinea che «il nostro partito è solido e compatto a livello locale come nazionale». E l'occasione gli consente di tornare a parlare della maggioranza: «Abbiamo una maggioranza più esile nei numeri dopo la scissione di Fli ma più forte e coesa politicamente e decisa nell'andare avanti, come dimostra la quarantaquattresima fiducia. Eppure la sinistra ha voluto strumentalizzare il voto delle amministrative». Quindi tocca all'opposizione: «Nonostante la sinistra continui a parlare di vento che cambia, siete voi il vero cambiamento, i nostri amministratori», sostiene il premier. Che aggiunge: «La sinistra ha voluto strumentalizzare il voto delle amministrative, hanno cavalcato l'onda delle scelte referendarie. Questo però rappresenta un errore di calcolo commesso dall'opposizione, perchè dà erroneamente colore politico a una decisione dei cittadini solo per propaganda e proprio tornaconto». Infine spiega che «è nell'interesse degli italiani che il governo completi la legislatura, per continuare a mantenere i conti in ordine, dare ai mercati delle garanzie di serietà e rigore, che in questi tre anni ci hanno già consentito di difendere con successo i titoli di Stato». Quella che comincia sarà una settimana altrettanto pesante per il capo del governo. Il provvedimento di finanza pubblica, per cominciare. Al Quirinale, come ha riferito ieri una nota, non è ancora arrivato. Il fatto, però, è che appena filtra una nuova indiscrezione, come accaduto per il blocco della rivalutazione delle pensioni, parte una levata di scudi. E non solo da opposizioni e sindacati, ma pure dalla Lega. E fosse l'unico fronte aperto dal Carroccio all'interno della maggioranza. Almeno altri due nodi verranno al pettine già questa settimana: rifiuti e missioni all'estero. Due temi sui quali, tra l'altro, Umberto Bossi non si è fatto remore di puntare il dito contro il Colle più alto. Sulla vicenda "monnezza" infatti per il senatur, Giorgio Napolitano, che aveva definito inadeguato l'ultimo decreto del governo, fa «concorrenza sleale» e «dice che bisogna fare di più solo perché lui è napoletano».

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