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Pedaggi sul Raccordo: è polemica tra Castelli e Alemanno

Il Grande Raccordo Anulare di Roma

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"I romani non vogliono pagare perché sono arretrati culturalmente" ha detto Castelli in seguito all'opposizione della Polverini, di Alemanno e dei deputati romani ai pedaggi sul raccordo anulare. Martedì il sottosegretario Giancarlo Giorgetti aveva accolto in blocco tutti gli ordini del giorno presentati sull'argomento, impegnandosi a rinunciare ai pedaggi sul Grande raccordo Anulare di Roma, sulla Salerno-Reggio Calabria e sulle molte altre tratte di strade gestite dall'Anas in quasi tutte le regioni italiane. Oggi però Castelli ha fatto marcia indietro, assicurando che il governo non sarebbe tornato indietro sui pedaggi. Numerose le proteste, ma Castelli non ha voluto sentire ragioni: i pedaggi sono previsti dalla manovra 2010, ha spiegato, e non possono essere cancellati con un tratto di penna. Quindi gli ordini del giorno accolti martedì in aula dall'incauto Giorgetti (che peraltro milita nello stesso partito di Castelli, la Lega Nord) non hanno alcun valore: "sugli ordini del giorno prevale la legge", ha spiegato inflessibile Castelli, sconfessando il suo collega di partito. Alla battutaccia "I romani non vogliono pagare perchè sono arretrati culturalmente" non si è fatta attendere la risposta del sindaco di Roma: "Siamo veramente stanchi di queste offese gratuite che ogni giorno vengono sparate a caso, che riguardino i ministeri o i pedaggi. C'è una stanchezza molto forte da parte nostra. Chi dice queste cose dimostra di non avere nessuna cultura e nessuna capacità di governe e quindi dovrebbero farci il piacere di stare zitti". Il presidente dell'Ordine degli ingegneri di Roma, Francesco Duilio Rossi, non ha accettato le parole del vice ministro Roberto Castelli iscritto all'Ordine degli ingegneri di Roma e lo invita a lasciare il tesseramento e a iscriversi ad un Ordine del nord: "Se l'onorevole Castelli, che è un ingegnere iscritto all'Ordine di Roma, ritiene di appartenere ad una comunità culturalmente arretrata è libero di iscriversi a un Ordine del nord".

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