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Le opposizioni contro Silvio in tv

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Irappresentanti di Pd, Idv, Udc, Fli, Api e Sel hanno sottoscritto un comunicato congiunto con cui si portano a conoscenza dell'Autorità garante dell'informazione (Agcom) le violazioni della par condicio televisiva durante la campagna elettorale per le amministrative. E annunciano l'istituzione di un osservatorio sulla qualità del servizio pubblico e l'intenzione di lavorare insieme per una riforma del sistema radiotelevisivo pubblico. «Oggi affermiamo la volontà di denunciare insieme tutte le violazioni della par condicio, sollecitando l'Autorità garante delle comunicazioni a intervenire con più coraggio e tempestività, applicando le sanzioni previste dalla legge», si legge nel comunicato firmato da Pier Luigi Bersani, Antonio Di Pietro, Roberto Rao, Benedetto Della Vedova, Francesco Ruteli e Gennaro Migliore. In caso di «inerzia dell'Autorità e nell'aggravarsi dello squilibrio informativo a vantaggio del governo e della maggioranza», le opposizioni - come hanno spiegato in una conferenza stampa Carlo Rognoni, Roberto Zaccaria e Pancho Pardi - sono determinate ad investire della questione il presidente della Repubblica. Grazie ai dati raccolti da un osservatorio privato costituito dalle sei forze politiche, sono stati forniti i numeri sulla presenza nei tg serali di mercoledì 4 maggio giorno del voto sulla Libia e i bombardamenti: il totale vede 7 minuti e 17 secondi a Berlusconi, 57 secondi a Bersani, 48 a Casini, 33 a Di Pietro, 35 a Bossi e 7 secondi a Reguzzoni della Lega. Uno squilibrio «grave», spiegano, anche considerando che, secondo un'indagine Censis, i tg sono il primo mezzo di formazione di opinione per il 70% dei cittadini. Le opposizioni invitano dunque il nuovo direttore generale della Rai Lorenza Lei a vigilare sin da subito sul servizio pubblico.

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