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La Croce Rossa: "I profughi aumentano"

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«La situazione può ancora aggravarsi. Stiamo infatti correndo ai ripari ma bisogna che le istituzioni abbiano piena consapevolezza». L'allarme è del commissario straordinario della Croce Rossa, Francesco Rocca. Il quale ha deciso di trascorrere Pasqua, a cominciare da ieri, in Tunisia. Non solo, di compiere una visita ufficiale a Ras Jadir, di effettuare un sopralluogo al "transit camp" di Choucha che si trova al confine con la Libia. «Abbiamo deciso di stare qui in questi giorni - spiega Rocca, al termine di una riunione con i volontari della Cri e della Mezzaluna Rossa - per testimoniare la nostra vicinanza ai nostri operatori. La situazione però è in via di peggioramento. Sono in arrivo ondate di profughi dalla Libia, sappiamo che in tanti stanno raggiungendo il confine e lo faranno nei prossimi giorni». Il commissario straordinario della Croce Rossa spiega anche che si sta cercando di prendere le contromisure: «Al momento noi riusciamo ad assicurare 2000 pranzi e 2000 cene. Stiamo studiando di passare da 2000 a quota 5000. Si tratta di un impegno enorme anche perché via via aumenteranno di pari passo anche i rischi. Con l'arrivo della stagione calda crescono i problemi di carattere sanitario. Abbiamo realizzato un impianto di potabilizzazione dell'acqua che è fondamentale. Ma potrebbe non bastare, per questo chiediamo alle istituzioni di fare attenzione». Al suo fianco è arrivata nel campo di Ras Jadir anche Roberta Angelilli, vicepresidente del Parlamento Europeo, che con sè ha portato una lettera del suo presidente Joseph Buzek. La missiva contiene un messaggio diretto alle organizzazioni non governative (oltre alla Cri l'unica italiana è la Movimento e Comunità, che venne fondata da Andrea Augello e Gianni Alemanno). Buzek ringrazia per l'impegno profuso E nella parte finale scrive: «Il Parlamento europeo vi saluta e resta pronto a darvi assistenza nella nostra capacità, ad aiutarvi ad adempiere i vostri compiti, ad aiutare i rifugiati ad affrontare il loro destino senza perdere un raggio di speranza per il meglio». La Angelilli commenta: «È un impegno concreto da parte di una delle istituzioni europee più importanti. Proprio in queste settimane l'Europa è stata così criticata e invece il Parlamento si è mostrato pronto a fare la sua parte, a dare un sostegno concreto». Per il vicepresidente dell'assemblea di Strasburgo «le difficoltà che stanno affrontando i volontari sono enormi». Su tutte il fatto che nel campo di Choucha il fatto che la convivenza di molti gruppi etnici spesso sfocia in contrasti, quando non addirittura, come è accaduto anche l'altra sera, «in una vera e propria rissa». Il campo Choucha è stato quello che, sin dai primi giorni dell'emergenza umanitaria in Libia, ha sopportato il numero maggiore di rifugiati.

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