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Sui cieli di Libia una nostra Top-gun

Un Tornado italiano

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Prosegue frenetica l'attività dei nostri militari impegnati nelle operazioni in Libia. Nella notte tra venerdì e sabato sono state trasferite sotto comando Nato quattro navi italiane: si tratta - come annuncia una nota ufficiale dello Stato Maggiore della Difesa - della portaerei «Garibaldi», della fregata «Libeccio» della nave rifornitrice «Etna» e del pattugliatore «Bettica», per partecipare alle operazioni di embargo previste dalla risoluzione 1973 dell'Onu. Inoltre, nel Canale di Sicilia, è presente il pattrugliatore «Borsini», in missione di vigilanza pesca e controlo dei flussi migratori mentre continua il supporto alla Protezione Civile della nave San Marco che, dopo aver ultimato venerdì l'imbarco di 547 cittadini extracomunitari, arriberà oggi a Taranto. «Tutte le unità navali alleate che partecipano alla suddetta attività - specifica ancora lo Smd - sono poste alle dipendenze dell'ammiraglio di squadra Rinaldo Veri nella sua funzione di comandante Nato del "Maritime Component Command", di stanza a Napoli». Ma anche dal cielo l'Italia è presente. Venerdì - tra le 14,30 e le 16,30 - l'Aeronautica Militare ha lanciato due missioni col decollo in sucessione di quattro F-16 del 37° stormo dall'areroporto di Trapani Birgi. Ultimata la missione, sono rientrati alle 21. Ieri invece si sono alzati in volo alle 9,30 due F-16 dalla stessa base per rientrarvi alle 13,30. E c'è anche una Top gun italiana nelle operazioni in corso: è una pilota degli Eurofighter del quarto Stormo di Grosseto, attualmente distaccati nalla base di Trapani Birgi per i raid sulla Libia. Il suo nome non è stato ancora reso noto, ma la notizia della sua presenza è stata confermata dal colonnello Mauro Gabetta, comandante della base siciliana. D'altro canto, trovare donne nella carlinga degli aerei da combattimento è sempre meno raro. Una di queste è di sicuro Helen Seymour, l'altra «quota rosa» dell'operazione «Odissea all'alba». La 31enne è la prima donna a guidare uno dei caccia più sofisticati al mondo, il Typhoon, gioiello dell'aereonautica militare britannica che schizza nei cieli a una velocità doppia di quella del suono. L'altro giorno Helen è decolatta dalla base di Gioia del Colle per una missione durata sette ore.

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