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Dalla Ue i complimenti a Frattini

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Loha inviato ieri Catherine Ashton, alto rappresentante per la politica estera dell'Unione europea riferendosi alla missione del team Eeas partito ieri per la Libia, dove dovrà raccogliere informazioni in vista del Consiglio europeo straordinario che si terrà venerdì prossimo. «Vorrei ringraziare il ministro degli Esteri italiano Franco Frattini e il governo italiano – ha scritto la Ashton – per l'aiuto dato al Servizio europeo per l'azione esterna per le risposte alla crisi e la coordinazione operativa (Eeas) per l'importante missione partita oggi». L'equipe europea, composta da quattro funzionari, guidata dall'italiano Agostino Miozzo, che dallo scorso mese di dicembre ha assunto l'incarico di managing director del servizio Ue di risposta alle crisi, è arrivata ieri a Tripoli e ripartirà oggi, dopo una serie di incontri e verifiche sul campo. L'Ue non ha rappresentanti a Tripoli e quella inviata ieri è considerata la prima missione internazionale del genere dall'inizio delle violenze. Nei giorni scorsi la commissaria Ue agli aiuti umanitari, Kristalina Georgieva, accompagnata da personale comunitario, si era recata solo alla frontiera tra Tunisia e Libia dove la situazione è considerata «di emergenza umanitaria» per fare il punto sugli aiuti. «Ho deciso di inviare questa missione di alto livello per potermi assicurare informazioni di prima mano, in tempo reale, in modo da alimentare la discussione di venerdì prossimo al Consiglio europeo straordinario quando aggiornerò i capi di Stato e di governo sulla situazione», ha spiegato l'Alto rappresentante Ue per la politica estera e di sicurezza. La missione ha un carattere tecnico, volto a raccogliere informazioni direttamente sul luogo e non a negoziare con le autorità. «Nessun mandato politico, ma solo tecnico», ha precisato, al suo arrivo a Tripoli, Agostino Miozzo. Il team inviato dall'Ue, insieme all'ambasciatore italiano in Libia e a quello ungherese – Paese che assicura la presidenza di turno dell'Ue – ieri, ha riferito Miozzo, ha incontrato un alto funzionario del ministero degli esteri libico e oggi vedrà gli ambasciatori e i rappresentanti dei Paesi europei che ancora sono a Tripoli. Ma il capo dell'Unità di crisi Ue ha evitato di rispondere alla domanda se la sua missione prevedesse anche incontri con gli oppositori del regime. Tra gli obiettivi della missione, quello di verificare quanti cittadini europei sono ancora in Libia e soprattutto quanti desiderano partire, oppure, se per vari motivi, compresi quelli familiari, intendano restare nel paese; così come di avere un quadro preciso dei lavoratori stranieri ancora in Libia che intendono andarsene. All'esame, infine, le esigenze relative ai bisogni di aiuto umanitario.

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