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Bocchino: "Siamo compatti" Ma la segreteria si sfalda

Italo Bocchino

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Gianfranco Fini non torna indietro. Conferma la sua linea di attacco totale a Silvio Berlusconi, prova a convincere Adolfo Urso a restare nel partito, ma non cambia idea sull'organigramma. Con l'ex coordinatore di Futuro e Libertà ieri si è visto per un colloquio di una quarantina di minuti ma le posizioni tra i due restano distanti. Il presidente della Camera gli ha confermato l'offerta del ruolo di portavoce di Fli e gli avrebbe prospettato quella di rappresentare il partito nel coordinamento del Terzo Polo che dovrebbe nascere. Adolfo Urso per il momento sembra rimasto impanatanato in mezzo al guado. Nel Pdl farebbe fatica a rientrare, visto che ha avuto posizioni durissime nei confronti di Berlusconi e il ministro Ignazio La Russa ieri lo ha sottolineato parlando dei «ritorni» nel Pdl: «È una persona ragionevole, a parte qualche presa di posizione in cui l'ho trovato irriconoscibile. È andato un po' oltre» ha commentato. Ma Urso non ha neppure molte armi da spendere per forzare la mano dentro Fli e farsi assegnare un ruolo diverso da quello di portavoce. Ma il segnale della tensione esistente all'interno di Futuro e Libertà è registrata anche da alcune defezioni che ci sono state ieri nella prima segreteria politica del partito. Alla riunione non si sono presentati Federico Eichberg e Giancarlo Lanna, due fedelissimi di Urso. Mentre è un giallo sulle dimissioni del professor Alessandro Campi. Dimissioni che però lui smentisce: «Ho partecipato alla riunione e questo è tutto». Di sicuro, nonostante le rassicurazioni sull'unità interna che Italo Bocchino ha voluto «diffondere» il clima nel partito di Gianfranco Fini resta molto teso. C'è il gruppo al Senato che potrebbe perdere la prossima settimana altri pezzi e nel Pdl sono sicuri che anche qualche altro deputato potrebbe rientrare. Non però Luca Barbareschi, diventato un «indesiderato». «Barbareschi non entra, se lo fa usciamo in 50. È andato troppo oltre con le sue dichiarazioni e non è che possiamo scordarcele». Per il momento Bocchino, forte della sua investitura a vicepresidente del partito, si è esercitato a sparare contro Berlusconi. «Lavoriamo assieme, costruiamo il partito ed elaboriamo le idee che possano caratterizzarlo – ha detto – C'è un documento approvato dalla segreteria nazionale e un comunicato stampa in cui la segreteria nazionale prende atto della debolezza di Berlusconi che per sopravvivere ed avere una maggioranza ha anche fatto infangare dalla Lega in Consiglio dei ministri, lui che pretende sempre l'unanimità nelle votazioni in Cdm, il centocinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia». E nel documento approvato alla fine della segreteria politica Fli ha chiesto una nuova legge elettorale e ha ripetuto le accuse al premier di condizionare il Parlamento. «C'è un pesante clima che si sta instaurando nel Paese, anche attraverso l'uso della concentrazione di strumenti mediatici e finanziari come mezzo di turbativa della corretta dialettica politica in una situazione di sostanziale stallo dell'attività di governo». «per questo – prosegue il documento – Fli auspica un reale rinnovamento della classe dirigente italiana, anche attraverso un'adeguata e responsabile riforma della legge elettorale che restituisca ai cittadini il diritto di scegliere i propri rappresentanti».  

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