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Tutto esaurito per il «circo» di Veltroni

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Efa il tutto esaurito. Solo posti in piedi oggi al Lingotto di Torino dove l'ex segretario del Pd Veltroni radunerà il suo Movimento Democratico per dare nuovo slancio al partito e per tornare «a parlare di "cose" in un momento così drammatico e cupo della vita politica». Ci saranno proprio tutti. Perfino ospiti internazionali come lo storico esponente dei Democratici Usa Gary Hart. E mai il destino fu più beffardo. Perché Hart è uno dei pezzi forti del «menù» del Lingotto2, ma sarà costretto a parlare mentre gli occhi di tutti sono puntati su Arcore e sulle serate organizzate dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Così la memoria volerà veloce al 1987 e allo scandalo sessuale che, 24 anni fa, bloccò la carriera dell'allora astro nascente democratico. La vicenda è stata ricordata dal blog Thefrontepage e, ieri, da Libero e dal Foglio. Tutto ruota attorno alle primarie in vista delle presidenziali del 1988. Hart, senatore del Colorado, era considerato uno dei favoriti nel suo schieramento fino a quando due giornalisti del Miami Herald lanciarono la storia della sua relazione con la modella ventinovenne Donna Rice. Le voci sulle scappatelle extraconiugali di Hart non erano una novità. Lui negò ma, dopo pochi giorni, il National Enquirer pubblicò una foto di Gary e Donna in vacanza alle Bahamas. Lei sorridente seduta sulle sue ginocchia. Il politico democratico, attaccò i quotidiani per la violazione della sua privacy, ma alla fine fu costretto a ritirarsi dalla corsa alla candidatura presidenziale. Provò a rientrare in gara qualche mese dopo, ma gli elettori spensero i suoi sogni di gloria. Dopo quella vicenda Donna si è sposata e, tra le altre cose, ha condotto crociate contro il cyber-porno. Hart, invece, è rimasto nella galassia politica democratica. E oggi Veltroni lo invita a Torino presentandolo come colui che «ha preso il testimone di Ted Kennedy nel partito». Peccato che, in periodo di scandali sessuali, il politico statunitense classe 1936 (è anche coetaneo di Silvio Berlusconi ndr) non sembra proprio l'ospite migliore da far salire sul palco. In ogni caso non sarà solo. Per il suo ritorno sotto la Mole (qui venne eletto segretario Ds nel 2000 e lanciò la sua campagna per le primarie del 2007) Veltroni ha fatto le cose in grande. Ci saranno, oltre agli esponenti di Modem Paolo Gentiloni e Giuseppe Fioroni, il teorico della Terza via Anthony Giddens, il leader dei «rottamatori» Pippo Civati, Michela Meta (area Marino), Sergio Chiamparino, Renato Soru, il candidato sindaco a Torino Piero Fassino. E poi ancora Pier Luigi Bersani, Enrico Letta, Dario Franceschini, Rosy Bindi (Anna Finocchiaro invierà un messaggio). Non tutti parleranno ma c'è già chi, un po' malignamente, bolla l'iniziativa veltroniana come il classico «convegno» in cui tutti dicono la loro, ma poi non accade niente. Sarà forse per questo che Massimo D'Alema non ci sarà. Nic. Imb.

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