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Fini "graziato" del Caroccio

Gianfranco Fini

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Sfiducia a Bondi, Federalismo, mozione sul caso Battisti e testamento biologico sono solo alcune delle questioni che il governo si troverà ad affrontare nelle prossime settimane. E proprio mentre ieri la conferenza dei capigruppo alla Camera si riuniva per organizzare l'agenda dei lavori d'Aula, la Lega ha deciso di allentare il pressing su Gianfranco Fini. E così, il capogruppo del Carroccio, Marco Reguzzoni ha deciso di non riproporre, almeno per il momento, la calendarizzazione del dibattito parlamentare sul ruolo del presidente, sperando così di tenere saldo il «clima collaborativo» che si è creato in questi ultimi tempi. Un'apertura che, nell'immediato, potrebbe essere ricompensata dai finiani sia assicurando il voto contrario sulla mozione di sfiducia al ministro Sandro Bondi presentata da Pd e Idv e che verrà discussa alla Camera nell'ultima settimana di gennaio sia su un atteggiamento meno critico nei confronti del federalismo fiscale. Ed è proprio su questo tema che ieri sono entrate nel vivo le «consultazioni» che il ministro della Semplificazione, Roberto Calderoli, terrà per creare una larga convergenza politica attorno al decreto sul federalismo municipale, su cui la «Bicameralina» è tenuta a fornire il proprio parere entro il 28 di questo mese. Appuntamenti che ieri hanno visto Calderoli incontrare gli esponenti del Terzo polo Galletti (Udc), Lanzillotta (Api) e Baldassarri (Fli). Una riunione che è stata definita interlocutoria, ma nella quale dai tre esponenti del terzo polo, secondo quanto fatto sapere da Mario Baldassarri (il cui voto in commissione sarà determinante), sono giunti rilievi concreti. I capigruppo hanno poi dovuto affrontare altre tematiche spinose tra le quali la mozione sulle iniziative per risolvere la vicenda dell'estradizione del terrorista italiano Cesare Battisti che arriverà in aula il 18 gennaio con la discussione del testo a prima firma di Pier Ferdinando Casini. E come prima conseguenza del clima poco propizio tra Italia e Brasile dopo il no dell'ex presidente Lula alla estradizione di Battisti è stato deciso ieri di rispedire in commissione Esteri il trattato di cooperazione nel settore della Difesa tra i due Paesi che Montecitorio avrebbe dovuto ratificare questa settimana. È invece stato deciso di far slittare a febbraio l'esame in aula della mozione sulla Rai presentata da Fli. Una richiesta partita proprio dai finiani che per voce del capogruppo Italo Bocchino hanno spiegato di «aver voluto dare priorità a una mozione sulla situazione in Bielorussia, dove nelle scorse settimane 600 manifestanti dell'opposizione sono stati condannati al carcere». La mozione sulla Bielorussia sarà in aula da lunedì 24 gennaio. Da oggi, invece, la Camera si troverà ad affrontare le mozioni presentate da maggioranza e opposizione contro le persecuzioni dei cristiani nel mondo. Mentre l'altro grande tema che l'asse Pdl-Udc sta spingendo affinchè trovi discussione è il testamento biologico. Un argomento calendarizzato per febbraio per il quale si dice soddisfatto Fabrizio Cicchitto (Pdl): «Siamo stati noi e l'Udc a chiedere la calendarizzazione» ricordando che «il testamento biologico è stato approvato in commissione quattro mesi fa».

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