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Napolitano prova a fare il paciere: «L'unità prevalga sulle tensioni»

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GiorgioNapolitano lancia un nuovo appello alle forze politiche. Lo fa con un intervento a braccio, fuori programma, durante l'inaugurazione della mostra «Gioventù ribelle, l'Italia del Risorgimento» ospitata al Vittoriano. Il capo dello Stato ricorda con ammirazione la capacità di Cavour, Mazzini, Garibaldi e di tanti altri di far prevalere il bene comune sulle tensioni e le divergenze che pur c'erano fra loro, e loda in particolare l'arte politica di Cavour che riuscì a far «confluire» una pluralità di idee e di orientamenti in una azione politica per unificare l'Italia. In sala c'è anche il sottosegretario Gianni Letta. Ma a tirare la volata a Napolitano è la ministra per la gioventù Giorgia Meloni, promotrice della mostra. Il suo è un intervento altrettanto appassionato. Ricorda che il Risorgimento «non fu una passeggiata, ma una rivoluzione, ed ebbe le sue contraddizioni e le sue ambiguità, come sempre accade, e nessuno deve sporcarne il ricordo per fare speculazioni sul presente». I suoi protagonisti, aggiunge, non furono santi, né pacifisti e nemmeno conformisti, ma personaggi reali che vissero in pieno il loro tempo, e molti giovani vi parteciparono con impegno eroico.

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