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Romani attacca Report «Odioso sul premier»

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Dopo«Annozero», un'altra trasmissione Rai, «Report», accende il dibattito politico. A far discutere è la puntata trasmessa domenica da Raitre, dedicata in parte agli investimenti di Silvio Berlusconi ad Antigua. Nella rubrica «Come è andata a finire?», il programma della Gabanelli riprende un'inchiesta del 2009 sulla Banca Arner, sollevando dubbi - anticipati da alcuni articoli pubblicati dal «Corriere della Sera» e altri quotidiani - sulla trasparenza dell'investimento effettuato dal premier. Informazioni «insussistenti e diffamatorie e senza alcun contraddittorio», ha ammonito preventivamente il deputato Pdl e avvocato del premier Niccolò Ghedini, avvisando che sarebbe stato «grave» se la Rai avesse trasmesso in questi termini il servizio. Andato poi regolarmente in onda, ma corredato dalla lettura - fatta dalla conduttrice - di una dichiarazione di Ghedini alle agenzie di stampa. Immediate le polemiche, acutizzatesi con l'intervento del ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, secondo il quale la puntata di «Report» è stata «odiosa». «Sul fatto che dovesse o no andare in onda è un problema che non mi riguarda - ha detto Romani - Ho visto la puntata e l'ho trovata odiosa. Si facevano delle supposizioni non basate su fatti rispetto alle proprietà del presidente del Consiglio, facendo riferimenti, accostamenti che non ho assolutamente condiviso. Non mi è piaciuto come programma giornalistico». Romani ha rammentato che lui stesso ha «avuto uno scontro durissimo con Report, ma ho dato atto al programma di aver fatto buona informazione. Ieri (domenica, ndr) a mio avviso hanno sbagliato in un eccesso di antiberlusconismo e hanno fatto un prodotto giornalisticamente inefficace». Secondo alcune indiscrezioni del Corriere della Sera il presidente del Consiglio non sarebbe nemmeno entusiasta della villa di Antigua. «Non mi piace, mi ricorda un condominio», è il giudizio attribuito al premier, che pare lamentare una scarsa privacy. Tanto da fare un paragone: «E pensare che a Palazzo Grazioli non si vede nulla nemmeno quando apro le finestre». L'opposizione cavalca la querelle: il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, sfida il Cavaliere a intervenire in aula alla Camera: «Spieghi al Paese e al Parlamento in diretta televisiva la sua posizione sugli investimenti immobiliari nell'isola di Antigua. Chi ricopre certi incarichi pubblici ha il dovere morale e politico di agire con il massimo della trasparenza e nell'alveo della legalità». In un'interpellanza, l'Idv chiede a Berlusconi «se conosce il reale proprietario della società off shore dalla quale ha regolarmente acquistato i terreni e il proprietario effettivo della banca Arner, e comunque quale sia il reale rapporto che lo lega alla banca medesima». All'attacco anche il Pd, col vicecapogruppo al Senato Luigi Zanda, che chiede al Cavaliere chiede di chiarire ogni aspetto della compravendita. «Chi, come Silvio Berlusconi, ha l'onore di ricoprire la carica di presidente del Consiglio non può permettersi di acquistare, per più di venti milioni di euro, terreni e ville ad Antigua senza rendere noti nel dettaglio i termini dell'acquisto». Nel dibattito politico e nell'attenzione mediatica che ha suscitato, il caso Antigua s'incrocia - anche per volontà della Gabanelli, che chiudendo la puntata si è lasciata andare: «Abbiamo inseguito per mesi una Scavolini, qui le cucine sono Boffi... Ben altra classe» - con quello della casa di Montecarlo ereditata ad An, ceduta dal partito a una società offshore e successivamente presa in affitto da Giancarlo Tulliani, «cognato» di Gianfranco Fini. Il presidente della Camera, però, a differenza del premier non era il proprietario dell'appartamento, ma lo ha venduto - e forse proprio a suo «cognato» - per conto di un partito, di una comunità politica.

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