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Berlusconi: "I finiani saranno leali"

Il presidente del Consiglio SIlvio Berlusconi al Senato

Fiducia da record al Senato: 174 sì

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Il confronto "civile" tra maggioranza e opposizioni come l'Udc e il Pd "non è questione di numeri parlamentari, perchè se guardiamo a questi, ieri alla Camera si è dimostrato che il governo gode di un consenso parlamentare più ampio: ieri c'è stata la fiducia più alta avuta nella legislatura". Nella replica al Senato prima del voto di fiducia di oggi il premier Silvio Berlusconi commenta così il sostegno accordato ieri da Montecitorio. "Un serio partito centrista come l'Udc e il Pd che aspira a diventare un'alternativa di governo riformista credo debbano andare al di là degli slogan, dei tatticismi e dei calcoli di breve periodo: una democrazia compiuta ha bisogno di una maggioranza e un'opposizione responsabili che sappiano comportarsi civilmente e trovare una sintesi, quando l'interesse della nazione lo impone e le condizioni della politica lo consentono". Berlusconi si sente rafforzato dalla fiducia ai cinque punti del governo, che al senato dovrebbe essere più ampia e autosufficiente. "Da questa discussione il governo esce più forte e più sereno", ha affermato il premier. "Oggi tutti confermano il sostegno concreto al governo. Tutti, anche chi ha fatto una scelta per me dolorosa di separazione" come il gruppo di Futuro e Libertà la cui "azione parlamentare sarà portata avanti all'insegna dello spirito costruttivo e leale di sempre",   BANCHE USA E PACE IN GEORGIA - "Sapete contare le copie? vedrete che i giornali considerati più vicini a noi, che forse ci fanno più male che bene, sono una porzione minore dell'intera tiratura dei giornali", replica poi il premier ai senatori dell'opposizione che in Aula al Senato contestavano l'affermazione del presidente del Consiglio che la maggior parte dei media sono "più vicini alla sinistra". Dal punto di vista della politica estera, invece, Berlusconi ha ribadito che "non c'è stato nessun inginocchiamento nei confronti di Gheddafi". Il Cavaliere, rispondendo alle critiche sulla cedevolezza del governo italiano nei confronti della Libia, ha aggiunto che, durante l'ultima visita del leader libico in Italia, il governo non è mai stato informato su quello che voleva fare. "È stato invitato ad una manifestazione straordinaria dei Carabinieri che lo ha ammutolito", ha aggiunto ribadendo i rapporti amichevoli con lo stato Nord africano. La replica di Berlusconi è stata poi occupata lungamente da una risposta diretta alle accuse sulle carenze in politica estera rivolte al governo da parte del senatore del Pd, Zanda. Il premier rivolgendosi direttamente a lui e ribadendo che "non ha capito nulla", ha rivendicato i successi conseguiti in politica estera. "Io sono un anziano tycoon che è in politica da molti anni e faccio politica estera da 16 anni con risultati straordinari". Tra questi il premier ha ricordato di aver "intimato come presidente del G8 di non presentarsi in Italia se prima non fosse stato firmato l'accordo per la riduzione degli arsenali militari. Cosa, questa, che fecero a Mosca e vennero a L'Aquila mostrandomi il contratto siglato". "Questo signore - ha quindi proseguito Berlusconi - è poi andato a Washington e ci restò finchè alla fine non arrivarono settecento miliardi di dollari perchè le banche americane non fallissero".  Tra i successi ottenuti anche quello che, ha detto Berlusconi, lo ha visto protagonista nello sventare una crisi tra Russia e Georgia: "Domandi al presidente Putin e a Sarkozy come è andata la vicenda in cui c'erano i carri armati russi a 15 chilometri da Tiblisi... sempre questo signore, dopo molte ore al telefono con Putin e Sarkozy, riuscì a fare in modo che i russi decidessero di non attaccare e non dare seguito all'intenzione di impiccare all'albero più alto il presidente georgiano". SCUOLA AMMORTIZZATORE SOCIALE - Tornando alle questioni interni Berlusconi ha affrontato il tema scuola: "Ho sentito critiche scarsamente documentate, così come sulla giustizia e sulle cooperative. La sinistra ha costruito una forte egemonia culturale e politica con una capacità di ribaltare i fatti straordinaria. È l'ennesima bugia, la spesa per la scuola è aumentata del 30 per cento". Il Cavaliere rivolto ai banchi dell'opposizione aggiunge: "Avete trasformato la scuola in un enorme ammortizzatore sociale assumendo precari senza curarvi della qualità degli insegnanti e dell'insegnamento così i ragazzi quando escono dalla scuola non anno le capacità per inserirsi nel mondo lavoro". Berlusconi torna poi sul clima politico che ha portato anche a questa verifica parlamentare. "Non credo che ai cittadini interessino le nostre liti, ma vivere in uno Stato libero ed efficiente, più amico. Ho il grande onore di guidare una nazione come l'Italia", ha detto il premier. "Per l'Italia si deve aprire una grande stagione di riforme nella democrazia, nella sicurezza e nella libertà - ha detto Berlusconi - Dobbiamo fare le riforme  che saranno il tema del nostro lavoro da qui a fine legislatura. " RIFIUTI COLPA DELLA IERVOLINO - "Ho sentito una vocina che dice: Napoli. E allora parliamone", ha detto il premier riguardo il problema della raccolta dei rifiuti riacutizzatosi nelle ultime settimane. "Il governo ha completamente risolto il problema dei rifiuti. Napoli ha discariche che possono contenere i rifiuti, il termovalizzatore di Acerra che funziona completamente. Che cosa non funziona a Napoli? La raccolta dei rifiuti, che è nella completa responsabilità dell'amministrazione comunale di Napoli, che ha un nome ed un cognome. E si chiama Rosa Russo Iervolino", incalza  Berlusconi davanti ai senatori. Poi il premier ha commentato l'intervento di Giuseppe Ciarrapico del Pdl che ha definito il presidente della Camera Gianfranco Fini un traditore facendo riferimento in modo irriguardoso alla kippah, il copricapo tradizionale ebraico.  "Per evitare che una frase sfuggita di bocca a un nostro senatore possa generare equivoci, voglio dire che in tutta la mia vita sono stato amico di Israele - ha detto Berlusconi - I sentimenti e i valori che ci uniscono sono numerosi e fortissimi". Il premier ha aggiunto di aver avuto "amici ebrei che mi hanno raccontato le loro sofferenze, ho anche abitato a Milano di fianco ad una scuola israeliana e la visita che ho fatto ad Auschwitz, oltre all'orrore dell'Olocausto, mi ha trasmesso un sentimeno di solidarietà incancellabile tale che da allora mi sento istraliano". "Tutelare questi valori - ha proseguito ricordando di aver più volte chiesto di aprire le porte dell'Ue a Israele - è difendere i nostri valori e trasmettere alle generazioni future un messaggio di libertà e democrazia per una società di pace e benessere". NUCLEARE NECESSARIO - Riguardo alla situazione economica Berlusconi ha ricordato che "stiamo uscendo meglio di altri dalla crisi, anche se abbiamo ereditato dei ritardi nel sistema Paese e abbiamo ereditato dal passato un debito pubblico che ci costa il doppio di quello che mediamente costa agli altri. Le nostre imprese poi spendono di più perchè pagano di più l'energia visto che noi abbiamo abbandonato il nucleare, le cui centrali sono sicure, a causa degli ecologismi della sinistra", ha affermato il premier. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha concluso il suo intervento nell'aula del Senato tra gli applausi dei parlamentari di Pdl e Lega, tutti in piedi.  

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