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Ma quanti debiti ha An con Tremonti

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Sipotrebbe dire: quanti debiti ha Fini con Tremonti. O meglio: aveva, visto che non guida più An da oltre due anni. A leggere il bilancio dell'ex partito spuntano numerosi contenzioni con Equitalia, la società dell'Agenzia delle Entrate e dell'Inps che è incaricata di riscuotere i tributi. Si tratta di oltre 17mila euro a cui vanno aggiunti quasi mille direttamente con la Agenzia delle Entrate. Per lo più sono per contenziosi locali che però sono finiti in carico all'associazione che è stata creata dopo lo scioglimento del partito e che pure ha sede in via della Scrofa. In larga parte sono vecchie multe risalenti comunque alla gestione Fini, sebbene lo stesso presidente di An molto probabilmente non ne saprà assolutamente nulla. Ci sono da pagare per esempio 5780 euro a Equitalia-Gerit per sanzioni Irap relative all'anno 2003. Altri 1468 sono da pagare invece a Equitalia e altri 3800 all'Inps di Palermo per lo stesso contenzioso risalente a tre anni fa. Sempre con l'Istituto presieduto da Mastrapasqua c'è invece una partita aperta e sempre per fatti accaduti nel capoluogo siciliano tra il 2003 e il 2007. Per quello stesso anno An deve 147 euro al comune di Monterotondo per tariffe per l'igiene ambientale. Altri 301 euro sono iscritti a bilancio come oneri sempre nei confronti di Equitalia per soldi da versare all'Inail di Palermo per il 2007-2008 e per la tassa rifiuti di Gualdo Tadino per il 2006-2007. Per la tassa rifiuti di Olbia e Borgomanero negli anni 2004-2005-2007 via della Scrofa deve versare altri 825 euro. Contenzioso aperto anche con il comune di Francofonte, nel Siracusano, per l'acqua relativa al 2001 (74 euro) e per la tassa rifiuti per il 2006. Nel bilancio la società presieduta di Attilio Befera sono iscritti anche debiti per 528 euro per infrazioni al codice della strada commesse a Milano nel 2004, altri 44 euro per la tassa rifiuti a Trezzano (2007) e altri 90 euro a Guidonia (2006) e sempre per lo stesso motivo altri 1554 euro tra Giarre, Gualdo Tadino e Ragusa per il 2007 e il 2008. Dal 1997 invece si tramanda il debito con il Comune di Catania per sanzioni derivanti dalle affissioni. L'Agenzia delle Entrate risulta creditrice invece direttamente nei conti di An per i 112 e 96 euro dovuti per la registrazione dei contratti a Pistoia, altri 180 per quelli a Palermo, altri 221 per quello a Tivoli, e 129 per quello a Reggio Emilia; altri 177 infine per sanzioni varie del passato. Anche a Roma sono dolori: l'Acea aspetta 46 euro per la luce nel 2002. Peggio Napoli, dove si devono dare 327 euro all'Enel altrimenti sarà staccata l'illuminazione. F. d. O.

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