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Cosentino si dimette da sottosegretario

Nicola Cosentino

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Alla fine la decisione è stata presa: Nicola Cosentino si è dimesso dalla carica di sottosegretario all'Economia. Decisione presa nel corso dell'incontro con il premier Silvio Berlusconi, che dunque si è convinto che quella delle dimissioni dal governo e non da coordinatore del partito in Campania era l'unica strada per disinnescare la mina della mozione di sfiducia che mercoledì sarebbe stata posta in votazione alla Camera. L'ANTEFATTO - L'Aula della Camera aveva stabilito di esaminare la mozione di sfiducia nei confronti del sottosegretario all'Economia Nicola Cosentino (Pdl) presentata da Pd, Idv e Udc tra mercoledì sera e giovedì mattina della prossima settimana, e comunque dopo la discussione sul decreto legge di proroga delle missioni militari all'estero. La richiesta di calendarizzare al più presto la mozione di sfiducia su Cosentino era stata avanzata dall'opposizione, ma Pdl e Lega erano contrarie all'esame della mozione nel mese di luglio. In mancanza di un accordo la decisione finale è toccata, come prevede in questi casi sulla fissazione del calendario il regolamento di Montecitorio, al presidente della Camera, Gianfranco Fini. Quando sono iniziate a circolare le voci delle dimissioni, da più parti ci sono stati commenti e interventi: ''Dimissioni del sottosegretario Cosentino? Chiedete a lui, io non ho nulla da aggiungere a quanto ho detto in questi giorni''. Così il ministro dell'Interno Roberto Maroni aveva risposto a una domanda sul sottosegretario. Però aveva aggiunto: ''C'è un membro del governo che è sottoposto ad indagine, ma non mi risulta che sia stato condannato. I casi individuali sono tali - aveva proseguito Maroni - ma sono più gravi degli altri perché chi riveste cariche pubbliche deve andare oltre l'affermazione di innocenza''.  

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