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E in Germania difendono Berlusconi "È brillante e intelligente"

Silvio Berlusconi e Angela Merkel

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I tedeschi hanno una «immagine negativa» del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che però «non corrisponde alla realtà»: il premier «non è quel pagliaccio stupido per il quale viene preso all'estero», ma un «brillante maestro della comunicazione». Lo scrive il quotidiano conservatore tedesco Handelsblatt, che dedica a Berlusconi un articolo di due pagine - con un richiamo in prima - firmato dalla corrispondente Katharina Kort. «Silvio Berlusconi, un equivoco tedesco», è il titolo che campeggia accanto a un'immagine del premier sorridente. «Pagliaccio, maestro della barzelletta oscena, dongiovanni, imperatore. Sono questi gli epiteti che caratterizzano l'immagine di Silvio Berlusconi in Germania», esordisce il giornale economico-finanziario. «Ormai da anni i tedeschi non riescono a capire come un uomo del genere possa mantenersi ai vertici di un governo», prosegue. «Come fa?», si domanda la Kort: «Perché è una persona estremamente intelligente e un brillante maestro della comunicazione. In altri termini, il fenomeno Berlusconi non risulterebbe decifrabile», commenta l'autrice.   «Berlusconi non è quel pagliaccio stupido per il quale viene preso all'estero - prosegue - Quest'uomo, del quale si dimentica sempre che è laureato con lode in giurisprudenza, è una persona di potere, calcolatrice, dotata di un invidiabile intuito per gli umori della gente». «Nei confronti di Berlusconi si può avanzare la critica che oramai non conclude più granché», commenta la Kort, secondo la quale Berlusconi «adesso porta avanti soprattutto delle leggi per il suo tornaconto»: «D'altronde, i magistrati gli stanno alle calcagna ed è con dei verbali di intercettazioni che sono state rivelate pubblicamente le sue avventure piccanti».   La giornalista si interroga poi sul «potere sui media» del presidente del Consiglio, che «può effettivamente far paura», scrive. «Ma dal punto di vista di Berlusconi è pure geniale - osserva - E la sinistra non ha eliminato questo conflitto di interessi durante i vari periodi in cui è stata al potere. Berlusconi sarebbe stupido a farlo da sè». «Una cosa è chiara - conclude - Berlusconi è estremamente dubbio dal punto di vista morale. Ma non ha mai preteso di essere un moralista... La morale non è il suo campo. Lascia alla sinistra l'ingrato compito di fare il moralista. Berlusconi sa perfettamente che con la morale non si vincono le elezioni».  

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