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Zaccheo: mi hanno taroccato

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Renata Polverini e Vincenzo Zaccheo in un fermo immagine di Striscia la Notizia

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Si profilano risvolti giudiziari sulla vicenda che ha portato alla caduta del sindaco di Latina Vincenzo Zaccheo, dopo il fuorionda di Striscia la Notizia del 14 aprile relativo ad un dialogo intercorso con la governatrice Renata Polverini. L'ex sindaco ha annunciato di voler presentare attraverso i propri legali «la documentazione relativa ad una perizia che dimostra come l'audio era falso. Chiederemo l'apertura di un'inchiesta». Zaccheo, ex An, che si dimise il 15 aprile scorso travolto dallo scandalo del fuorionda trasmesso la sera del 14 aprile nel quale avrebbe detto alla Polverini «ricordati delle mie figlie», è tornato all'attacco dopo aver incaricato di fare una perizia sull'audio che dimostrerebbe come la frase era in realtà un'altra: «Ricordati degli impegni per Latina». Secondo quanto ha riferito in serata Striscia - che ha fornito a Zaccheo la cassetta della trasmissione, respingendo qualsiasi ipotesi di «manipolazione» - sembra strumentale l'attenzione posta sulla frase che coinvolge le figlie di Zaccheo («Non ti dimenticare delle mie figlie»), frase sulla quale la stessa Striscia il giorno dopo ha ipotizzato un'interpretazione diversa: «Non ti dimenticare di vedè Fini». Per la trasmissione, invece, «la frase incriminata è inequivocabilmente "Soprattutto ti prego: non appaltare più a Fazzone, ha perso 15.000 voti", detta dall'onorevole Zaccheo che allude «alla lotta interna al Pdl tra ex forzisti ed ex esponenti di An» di Latina. A cui poi la governatrice risponde «No, no, stai tranquillo!». Zaccheo, che il 15 aprile scorso è stato sfiduciato dalle dimissioni di 22 consiglieri comunali, tra cui molti ex Forza Italia, ha ribadito che «il filmato era un falso». L'ex sindaco di Latina è passato al contrattacco, insistendo che non c'è stato alcun riferimento a una raccomandazione per la sue figlie nel colloquio con la neogovernatrice Polverini il 29 marzo scorso, la sera dei festeggiamenti per l'elezione. Ora l'ex primo cittadino può contare sulla perizia fonica sulla conversazione rubata dalle telecamere e messa in onda il 14 aprile da Striscia. La perizia, realizzata da un esperto consultato dalla figlia avvocato dell'ex primo cittadino di Latina, avrebbe infatti accertato che Zaccheo non ha pronunciato la frase: «Ricordati delle mie figlie», ma «ricordati degli impegni presi per Latina». La primogenita dell'ex sindaco ha rincarato la dose: «Abbiamo fondati motivi per ritenere - ha dichiarato il legale - che il video di Striscia la Notizia che ha causato le dimissioni di Vincenzo Zaccheo sia stato manipolato. Non ci è stato consentita una verifica più approfondita del filmato, perché Striscia la Notizia non ci ha messo a disposizione le riprese effettuate la sera del 29 marzo, quindi le analisi compiute sul girato non le abbiamo potute fare». L'avvocato Zaccheo ha spiegato di aver inoltrato due istanze per farsi consegnare le riprese da parte della redazione di Striscia, ma di aver ricevuto solo un dvd con la registrazione dell'intera puntata andata in onda il 14 aprile. «Quello che abbiamo potuto verificare - ha proseguito Valentina Zaccheo - è che dalla puntata di Striscia la Notizia del 14 aprile risulta un sottotitolo completamente diverso da quella che è la frase effettivamente pronunciata da mio padre». Ora i legali dell'ex primo cittadino, Giulia Buongiorno e Leone Zeppieri, presenteranno la documentazione alla Procura di Roma chiedendo di aprire un'inchiesta. Ma sullo sfondo ci sarebbero rivelazioni clamorose. Secondo fonti vicinissime all'ex sindaco il costo del «taroccamento» si aggirerebbe sui 100.000 euro. Ma in realtà il filmato potrebbe essere giunto nelle mani di Striscia la notizia già «manipolato». Dunque, il programma di Antonio Ricci potrebbe non essere responsabile dell'operazione. L'ex sindaco ha fatto sapere di aver inviato una lettera al premier Silvio Berlusconi ed ha convocato per questa mattina una conferenza stampa, nel corso della quale potrebbero emergere altre rivelazioni importanti. Un nuovo colpo di scena che ha scosso la seconda città del Lazio. alle prese con la «transizione» fra la vecchia e la nuova amministrazione. Dopo lo sciolgimento decretato ad aprile, il Comune è passato nelle mani del commissario prefettizio Guido Nardone. Latina si appresta a vivere una lunga e tormentata campagna elettorale. Con uno sfondo pieno di ombre.  

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