
"Tasse, niente tagli con la crisi"

"In nessun paese d'Europa si sta parlando di taglio delle tasse, nè si pensa di poterlo fare. La crisi economica non lo consente, e non lo consentirà fintanto che non sarà stata definitivamente superata, cosa che ora non è avvenuta". Il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, in un colloquio che sarà pubblicato nel nuovo libro di Bruno Vespa, esclude un rapido abbassamento delle imposte prima e aggiuge che "il taglio delle tasse, per usare un concetto caro anche a Tremonti, sarà il dividendo del federalismo fiscale". Il presidente del Consiglio spiega che "occorre leggere attentamente i 29 articoli di legge della riforma con cui abbiamo varato il federalismo fiscale. E poi attendere qualche settimana, fino a quando vedranno la luce i decreti di attuazione della riforma". "Allora si vedrà - conclude il premier - che le nostre non sono solo promesse elettorali". "L'italia - spiega ancora Berlusconi - ha finora mostrato di sapere tenere i conti in ordine, come hanno riconosciuto tutti gli organismi di controllo internazionali, da ultimo il Fondo Monetario Internazionale. È stata una grande impresa per il governo: una vera e propria diga che ha evitato conseguenze negative". LOTTA AGLI SPRECHI - Berlusconi rassicura che, pur in presenza della crisi, "non c'è alcuna ragione per cui il nostro programma debba subire ritardi dal momento che la produzione industriale è in ripresa", e d'altra parte annuncia una stretta sugli spechi della Pubblica Amministrazione. "Il governo manterrà un'attenzione rigorosissima sui conti per continuare nei tagli alle spese superflue e ai privilegi e per contenere il costo complessivo dell'amministrazione - dice il premier - come è avvenuto nei primi due anni della legislatura. Tutto continuerà come previsto, senza ritardo alcuno".
Dai blog

Lucio Battisti, l'Enciclopedia Treccani rivela l'ultimo "segreto"


Pedro regala alla Lazio un pari inutile


Lazio., lo storico abbraccio tra Lotito e Cragnotti
