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Italia regista degli aiuti

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il ministro dell'Economia Giulio Tremonti

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L'Italia si candida a diventare la cabina di regia per il coordinamento degli aiuti alla Grecia. Ieri prima del Consiglio dei ministri che ha varato il decreto legge per lo stanziamento dei contributi a sostegno di Atene (14,8 miliardi spalmati in tre anni e con una prima tranche di 5,5 miliardi), il premier Berlusconi ha avuto uno scambio di telefonate con il presidente francese Sarkozy, il premier spagnolo Zapatero, il presidente della commissione Ue Barroso e col presidente del consiglio Ue Van Rompuy. In questo giro di colloqui è stato fatto un giro d'orizzonte sulla situazione greca e su quanto impatterà a livello europeo. Una discussione preparatoria del vertice che si è tenuto in serata a Bruxelles tra i capi di Stato e di governo europei. Nelle telefonate è stato anche sottolineato il ruolo delle agenzie di rating che con le dichiarazioni allarmistiche sul possibile contagio della crisi, stanno da giorni mettendo a ferro e fuoco i mercati. In sostanza la speculazione innescata dalle agenzie di rating rischia di essere più pericolosa della stessa crisi greca o comunque di amplificarne l'impatto. Nel giro di telefonate sarebbe stato affrontato anche il tema di una riforma per regolare l'attività delle agenzie di rating. Prima del Consiglio dei ministri Berlusconi ha avuto anche un incontro a quattr'occhi di un'ora e mezza con il ministro dell'Economia Giulio Tremonti per fare il punto sulla speculazione che si è abbattuta in Borsa. Tremonti lo ha tranquillizzato sulla stabilità dei conti pubblici ed è ciò che ha ripetuto anche in Consiglio dei ministri. Il ministro ha sottolineato che sugli aiuti alla Grecia c'è un accordo bipartisan in Parlamento. Il decreto sugli aiuti varato ieri stabilisce anche che il ministro dell'Economia riferirà al Parlamento in seguito a ciascuna erogazione dei prestiti. I decreti del ministro saranno comunicati al Parlamento e alla Corte dei Conti entro 15 giorni dalla loro emanazione. Nel testo si legge che il contributo triennale è di un importo massimo di 80 miliardi, di cui 30 nel primo anno, da erogare prima del 19 maggio. Le risorse saranno anticipate tramite ricorso ad anticipazioni di tesoreria, la cui regolarizzazione, con l'emissione di ordini di pagamento sul pertinente capitolo di spesa, verrà effettuata entro il termine di 90 giorni dal pagamento. Le emissioni compensative di titoli di stato a medio-lungo termine saranno spalmate lungo il calendario già previsto dal Tesoro. I rimborsi del capitale derivanti dalle operazioni di prestito saranno versati ad apposito capitolo di entrata del bilancio dello stato per essere destinati al fondo per l'ammortamento dei titoli di stato; i relativi interessi andranno ad apposito capitolo di previsione dell'entrata del bilancio. Durante il Consiglio dei ministri Tremonti ha ribadito che è «fondamentale proseguire nella strada del risanamento e mantenere la stabilità dei conti». E in questa prospettiva rientra la manovra correttiva da 25 miliardi in due anni che probabilmente sarà anticipata all'estate prossima. Tremonti intervenendo a un convegno della Confindustria ha sottolineato che «a Bruxelles il ruolo del governo italiano e di Berlusconi è molto forte. È una crisi globale che non si fermerà al nostro continente. Se c'é la forza di una visione comune, per capire che la speculazione è solo una parte del problema, credo che ci siano ragioni per essere fortemente ottimisti».

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