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Il grande abbraccio della Chiesa

Papa Benedetto XVI a pranzo con i cardinale per l'anniversario dell'elezione al soglio pontificio

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I cardinali di Curia si stringono in un abbraccio di solidarietà attorno a Benedetto XVI, nel giorno del quinto anniversario di Pontificato. E Benedetto XVI ricambia l'abbraccio della Curia, in un momento di «tribolazione per una Chiesa ferita e peccatrice», che tuttavia confida nell'aiuto di Dio. L'appuntamento si svolge tradizionalmente ogni anniversario di pontificato. Ma questo pranzo ha un sapore particolare. Sia perché si tratta del quinto anno di pontificato, una cifra «tonda» che porta naturalmente a fare qualche bilancio, sia per il difficile momento che sta vivendo la Chiesa, sotto attacco mediatico per lo scandalo pedofilia. Sono quarantasette i cardinali di Curia presenti, più i vari vescovi impegnati all'interno degli organismi vaticani. In tutto una sessantina di persone: ognuno di loro riceve il libro «Benedetto XVI Urbi et Orbi» (Libreria Editrice Vaticana) curato da Mons. Georg Gänswein, segretario del Papa. Organizza il pranzo il cardinale Angelo Sodano. Lui, come decano del Sacro Collegio, si era voluto rivolgere al Papa, «dolce Cristo in terra», durante la Messa di Pasqua, per testimoniare la vicinanza dei cardinali. Una vicinanza che ribadisce all'apertura del pranzo: il collegio cardinalizio, dice, «è una grande famiglia, sempre unita al Successore di Pietro ed impegnata a vivere in un vicendevole spirito di comunione fraterna». Sodano ringrazia Benedetto XVI per la sua missione «portata avanti con grande generosità» e ha ricordato che non si possono dimenticare «le sfide che il mondo moderno pone di fronte ad ogni discepolo di Cristo». L'atmosfera, dicono i partecipanti, è «distesa da normale riunione di cardinali». Nessuno si vuole sbottonare sulle conversazioni avute a tavola: si tratta di un pranzo riservato, anche se abbastanza informale: nel tavolo principale siede ovviamente Benedetto XVI, insieme al cardinal decano e il Segretario di Stato; ma gli altri cardinali e partecipanti al pranzo si possono disporre come meglio credono, in tavoli da sei persone. Il menù del pranzo è molto semplice: antipasto di prosciutto e carote, risotto ai fiori di zucca, filetto con contorno di melanzane e carciofi. Tutto si svolge come da tradizione: il Papa ringrazia i commensali con un discorso a braccio, del quale riferisce l'Osservatore Romano. «Il Papa - scrive il quotidiano vaticano - ha voluto ringraziare il collegio cardinalizio per l'aiuto che riceve giorno dopo giorno. Soprattutto nel momento in cui sembra vedersi confermata la parola di Sant'Agostino citata dal Vaticano II, che la Chiesa ha peregrinato inter persecutiones mundi et consolationem Dei». Il Papa si riferisce anche allo scandalo pedofilia, e sottolinea che la Chiesa, «ferita e peccatrice, sperimenta ancor più le consolazioni di Dio». E Benedetto XVI trova consolazione proprio nell'aiuto del collegio cardinalizio «che - dice - potrebbe essere chiamato in termini orientali quasi il suo sinodo, la sua compagnia permanente che lo aiuta, l'accompagna, lo affianca nel suo lavoro. Ed è questa vicinanza particolare che il Pontefice avverte in questo momento e per la quale ringrazia il Signore mentre invoca, per andare avanti, la forza della fede, nella gioia della risurrezione».

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