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Il primo giorno di Renata presidente

Renata Polverini davanti l'ingresdso della Regione

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In attesa dell'insediamento una visita di cortesia ai suoi futuri colleghi di lavoro. Renata Polverini, ieri, ha fatto il suo primo ingresso in Regione, raggiante come una neo-sposa, nella mise casual-chic che ormai la contraddistingue: giacca di pelle, camicia bianca, jeans e stivali. Accolta con un coro «Renata, Renata» e un lungo applauso dai dipendenti regionali, soprattutto donne, che la stavano aspettando. Abbracci e un mazzo di rose rosa e rosse (i colori preferiti della presidente). Dopo un caffè preso al bar della Regione è cominciato il tour informale con il cerimoniale al completo e il capo di gabinetto. Prima tappa la Sala della Giunta al piano terra. La Polverini si è addentrata tra i nugoli di corridoi e uffici, molti dei quali, quelli degli assessori uscenti, sono in smobilitazione. Un lungo giro «in ogni singolo ufficio», su e giù per gli 8 piani del palazzo alla Garbatella. Si è pure soffermata in quella che sarà la sua sede ma non ha voluto sedere alla scrivania del presidente: «Aspettiamo la proclamazione da parte della Corte d'Appello». Sorpresa e anche commossa da tanto calore: «Ho incontrato tante lavoratrici: un valore aggiunto». E c'erano pure gli ex assessori Luigi Nieri e Marco Di Stefano a fare gli onori di casa. La Polverini ha ringraziato tutti «Un'accoglienza del genere proprio non me l'aspettavo. Vi auguro buona Pasqua, ci vediamo al ritorno». E ancora: «Dobbiamo aprire le porte della Regione affinché tutti i cittadini possano fare quello che ho fatto io oggi». Infine è emersa, con prepotenza, l'anima della sindacalista: «Una delle prime cose sulle quali mi dovrò impegnare sarà quella di motivare il personale, nessuna macchina amministrativa può funzionare bene se le persone non si sentono trascinate in un progetto di rilancio e rinnovamento dell'istituzione». Poi via, verso il secondo appuntamento della mattinata, l'incontro con il ministro della Salute Ferruccio Fazio. «Di sanità ho già detto che me ne occuperò personalmente - ha preannunciato prima di entrare in macchina - Ormai siamo nella fase operativa, al di là della proclamazione e dell'insediamento iniziamo a lavorare». Si è trattato di un incontro informale come ha, poi, sottolineato lo stesso ministro Fazio: «Renata Polverini assumerà le funzioni di commissario subito dopo l'insediamento, come prevede la legge». Ma quali sono le emergenze nel Lazio? «Oltre la rinegoziazione del piano di rientro dal deficit, tra le venti priorità l'avvio dell'accorpamento delle Asl, l'abbattimento dei tempi delle liste di attesa e un rigoroso controllo della spesa farmaceutica» ha spiegato il neo presidente. In serata, ospite di Porta Porta, ha ribadito il concetto: «Non sarà tagliato nessun posto letto né saranno chiusi ospedali». E al sindaco di Firenze Renzi che chiedeva: «Glielo hai spiegato questo a Storace? È nella tua maggioranza ed è quello che ha concorso all'indebitamento sanitario del Lazio» ha risposto sfoderando le unghie: «Mi chiamo Renata Polverini quindi parla con me. Non mi abbinare a nessuno, con tutto il rispetto nei confronti di Storace che, tra l'altro, ha aperto tre ospedali mentre le amministrazioni di centrosinistra li hanno chiusi».

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