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E Mantovano annuncia: "Nuovo patto per il Lazio"

Il sottosegretario Alfredo Mantovano

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«Renata Polverini ha assunto davanti agli elettori del Lazio un impegno chiaro: ha ribadito che, se le urne dovessero incoronarla presidente, renderà effettivo per gli abitanti del Lazio e della Capitale il diritto alla sicurezza. Un atto di impegno per dare attuazione al "Patto per Roma Sicura" sottoscritto nel luglio 2008 dal ministro dell'Interno, dal sindaco e dal presidente della Provincia di Roma e dall'allora governatore Piero Marrazzo». Il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano, è conciso. Sono le ultime giornate di campagna elettorale, quelle più frenetiche nelle quali si cerca di presenziare al maggio numero di convegni e comizi. E ieri mattina era toccato proprio alla Polverini averlo ospite, nella sede del proprio comitato elettorale, per lanciare l'attuazione del "Patto per Roma Sicura". Sottosegratario Mantovano, quello però era un piano esclusivo per la Capitale, ora, invece, bisognerebbe pensarne uno per tutto il Lazio. «È vero. E infatti auspico che, il giorno dopo le elezioni, si possa presentare un progetto per l'intera Regione. Un nuovo "Patto sicurezza Lazio" che diventi una collaborazione con più livelli amministrativi e se c'è un'omogeneità delle persone è ancora meglio. Una cosa che, ad esempio, il ministro dell'Interno, Alberto Maroni, ha già annunciato per il Piemonte». Manca meno di una settimana al voto e sembra proprio che il centrodestra cavalchi ancora il tema della sicurezza. Una strategia? «Lo è stata, ora però non ne abbiamo più bisogno perché i dati degli ultimi anni dicono che a Roma i reati sono diminuiti del 30%. Il nuovo obiettivo, ora, e quello di andare avanti promuovendo una sicurezza partecipata e integrata». Per sicurezza integrata intende anche le ronde? «Certo. D'altronde le ronde sono previste dalla legge. Ed è proprio la legge che affida alla Regione la formazione dei volontari». Nel 2008 Alemanno puntò molto sulla sicurezza e vinse su Rutelli. Anche la Polverini spera così di battere la sinistra?  «La Regione ha un ruolo meno diretto rispetto al sindaco in campo di sicurezza però questa potrebbe diventare una delle carte vincenti per la Polverini da giocarsi soprattutto puntando sulla prevenzione del crimine». Una delle carte? Quali sono le altre? «Ad esempio eliminare gli sprechi nella sanità e puntare al rilancio del turismo. Anche queste due cose sottolineano come il voto delle Regionali ha un grande riflesso per quello che riguarda la nostra vita quotidiana». La Bonino ha detto che lei ha confuso la sicurezza dei cittadini con l'autoritarismo. Cosa le risponde? «Con i fatti. Il partito radicale ha denunciato penalmente Maroni per l'accordo con la Libia teso ad evitare le partenze dei clandestini dall'Africa. Non hanno capito che il loro pseudo buonismo politico fa più male agli immigrati delle decisioni del governo che evitano viaggi della speranza. Traversate che il più delle volte mietono vittime».

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