Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Napolitano: parlatevi e non litigate

Giorgio Napolitano

  • a
  • a
  • a

Napolitano tenta di fare il paciere e invita, per l'ennesima volta, la politica a smorzare i toni della contrapposizione politica: «È mio dovere richiamare al superamento delle conflittualità». Il presidente della Repubblica in visita di Stato a Damasco, non dimentica di fare un ulteriore appello a un maggiore equilibrio tra le istituzioni e aggiunge, commentando la campagna elettorale che sembra ignorare i problemi del Paese: «Non ho la palla di vetro e non posso fare previsioni ma faccio uno sforzo e ritengo che sia mio dovere il richiamo al superamento delle conflittualità che allontanano da considerazioni obiettive sui problemi del Paese». «Ci vuole la dialettica fra le forze politiche, fra maggioranza e opposizione, che tra di loro competono», ma ugualmente esistono «alcuni problemi che richiedono larga condivisione e politiche di medio-lungo termine» che vadano «al di là dei cinque anni» di una legislatura. Una battaglia che Napolitano riconosce portare avanti anche alla Lega Nord, alla quale riserva parole di stima: «Apprezzo chi apprezza le mie prese di posizione. Mi pare che, da parte della Lega Nord, vi sia preoccupazione per un eccessivo concentrarsi nella campagna elettorale su spunti polemici e sulla sottovalutazione del tema del governo delle Regioni». Come spesso accade però l'invito del presidente della Repubblica rischia di rimanere una voce inascoltata. Infatti il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, non perde occasione per esprimere il proprio dissenso: «Vorremmo tanto abbassare i toni, ma per mandare a casa un governo piduista e fascista c'è bisogno di alzare la voce, non di abbassarla. Vaglielo a dire a quei cittadini rimasti fuori dalle fabbriche, senza lavoro, in cassintegrazione che bisogna abbassare i toni». Insomma, un vecchio cliché che sistematicamente Tonino sfodera: «Sarebbe un grave errore se i partiti di opposizione abbassassero il livello di guardia nel momento in cui il governo raduna le piazze. Adesso serve un'opposizione durissima e determinata. Non bisogna girarsi dall'altra parte». Per fortuna che la maggioranza giudica in altro modo le parole di Napolitano. «Quell'appello lo sottoscrivo pienamente, mi ci ritrovo», commenta il ministro degli Esteri Franco Frattini. «Piena condivisione» arriva anche dal ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli e da quello leghista della Semplificazione Roberto Calderoli: «Sono assolutamente d'accordo con Napolitano, perché alzando i toni non si parla di politica, mentre c'è necessità di conoscere i programmi con cui si andranno a guidare le Regioni».

Dai blog