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Il discorso del Cav fa volare il Pdl

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Ottimisti. Moderatamente ma pur sempre ottimisti. Il «One man show» di Berlusconi andato in onda sabato a Roma ha portato sicuramente voti in cascina a tutti e 13 i candidati governatori del centrodestra. E in particolare a Renata Polverini, impegnata in una difficile operazione di recupero nel Lazio dopo il pasticcio della lista del Pdl esclusa a Roma. Ne sono certi dentro il Pdl ma ne sono convinti anche i sondaggisti. Anche se il problema del centrodestra nella Capitale non è tanto quello di «strappare» voti agli avversari quanto quello di recuperare i propri elettori. «La Polverini era in vantaggio su Emma Bonino – spiega Vincenzo Piso, coordinatore regionale del Pdl nel Lazio – Poi con la decisione dei giudici di escluderci e tutte le polemiche che ne sono seguite ha perso voti. Voti che però non sono andati alla candidata del centrosinistra che infatti nei sondaggi è rimasta esattamente dove era. Noi dobbiamo solo recuperare quello che già era nostro». E in questa situazione la manifestazione di sabato in piazza San Giovanni è diventata un passaggio fondamentale. Nicola Piepoli, presidente dell'istituto di sondaggi che porta il suo nome, si sbilancia anche a dare qualche cifra: «Credo che l'intervento di Berlusconi valga almeno un punto in percentuale». «Stavolta il Cavaliere si è superato – prosegue – ha fatto un discorso fantastico da un punto di vista della comunicazione e del coinvolgimento della folla». Scomoda addirittura paragoni storici Piepoli: «È stato un intervento degno di Demostene, di Cicerone, di Churchill con quel continuo dialogare con la gente». Anche per Luigi Crespi il discorso di Berlusconi può risultare decisivo. «Non ha detto cose nuove ma ha trascinato la gente, ha cambiato decisamente il clima politico. Per questo diventerà determinante in questa ultima settimana di campagna elettorale. Nel Lazio la differenza tra i due candidati è minima, così come in Piemonte. E infatti il premier dal palco di San Giovanni ha dato anche molta importanza alla Lega». «Il suo gradimento dopo l'incidente in piazza Duomo era salito alle stelle – prosegue – poi è precipitato a febbraio e adesso sta risalendo. E questo perché il suo messaggio, rispetto a quello di Di Pietro che grida al golpe o di Bersani, è molto più efficace, più concreto, più incisivo». E sulla concretezza del discorso di Berlusconi insiste anche Alessandra Ghisleri di Euromedia Research, una delle sondaggiste a cui il premier dà più ascolto. «Stiamo ancora facendo le rilevazioni – spiega – ma a caldo posso dire che l'entusiasmo è stato molto alto. Berlusconi ha parlato di cose concrete, ha dato il programma del governo per i prossimi tre anni. E questo rinsalda la fiducia della gente nei suoi confronti. Lo rispettano perché è l'unico tra i leader di partito che ci mette la faccia. Un atteggiamento che piace e lo rende più credibile».

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