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Il martire Santoro resta a casa

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«Da quando sono tornato in Rai non partecipo a nessuna manifestazione di partito»: Michele Santoro ieri non si è presentato all'appuntamento di piazza del Popolo che, in fondo, era stato organizzato quasi tutto per lui. Quasi perché il popolo viola un pochino è sceso in piazza anche per Giovanni Floris. I due hanno preferito restare in disparte, mentre tutti li additavano come martiri della legge sulla par condicio. Legge 22 febbraio 2000 che, tanto per ricordarlo, porta la firma di, nell'ordine: Ciampi Carlo Azeglio (presidente della Repubblica), D'Alema Massimo (presidente del Consiglio), Diliberto Oliviero (Guardasigilli). Comunque a perorare la causa di «AnnoZero» e «Ballarò» (che siano state eliminate anche le trasmissioni di Vespa e Paragone a pazza del Popolo sembra non fregare niente a nessuno) si è presentato un giornalista imparziale: Riccardo Iacona, di RaiTre, attualmente conduttore di «Presa Diretta», già collaboratore delle trasmissioni «Samarcanda», «Il Rosso e il nero», «Temporeale» (sulla Rai), «Moby Dick» su Italia 1 e tante altre. Quasi tutte con Santoro. E che doveva dire? Ha chiesto che «vengano subito riaperti talk show fermati dalla par condicio». Mentre Michele Santoro non parla e attende, Giovanni Floris, invece, si è organizzato e si dà da fare: domani presenterà «Giro d'Italia», un talk show itinerante che, «durante la sospensione della messa in onda dei programmi d'informazione della Rai nel periodo che precede le elezioni regionali», permetta a Floris e, eventualmente ai suoi ospiti, di dire quello che vogliono. E qua già si vede la differenza tra i due, i cui nomi vengono troppo spesso accoppiati e uniformati. Santoro si ritira sull'Aventino, Floris si organizza e comunque la sua la dice. Tutti furibondi, comunque, nella manifestazione di ieri, che dal servizio pubblico non si possa prendere liberamente a sassate il governo in carica, in periodo elettorale. Ma perché preoccuparsi tanto? La deliberona della Commissione di Vigilanza ha congelato quattro trasmissioni, ma in ventiquattr'ore di cose se ne possono vedere tante. Proprio questa sera su Raitre torna «Report», condotto da Milena Gabanelli. E che pensate che farà? Una crociata in favore di Berlusconi? Si parlerà del Fondo aree sottoutilizzate e di come questi finanziamenti siano stati utilizzati «fuori dalle regole» dal governo attualmente in carica. E se si sbircia oltre il servizio pubblico c'è di tutto: volendo una satira politica alla buona e un po' pecoreccia su Canale 5, sempre questa sera, c'è «Striscia la domenica»: protagonista Dario Ballantini travestito da Michela Vittoria Brambilla. Continuando lo zapping e dirigendosi verso La7 domani sera c'è «Otto e mezzo» con Lilli Gruber (ex europarlamentare di sinistra come Santoro), sentiremo di che parlerà. A seguire torna «L'infedele» di Gad Lener... Per fortuna su RaiSat Yoyo c'è il nuovo episodio di «Piccoli robot».  

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