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Lista Pdl, tutti pazzi per il decreto di Silvio

Il rappresentate di lista del Pdl, Alfredo Milioni

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C'è chi non vuole parlare per scaramanzia fino a lunedì sera e prega perfino di non essere citato; chi, senza ipocrisia, ringrazia direttamente il Cavaliere per il suo interessamento; chi non maschera il proprio entusiasmo e promette di far fare le capriole alla Polverini. Sono i candidati della lista provinciale di Roma del Pdl. Quelli, per intenderci, che per colpa del pasticciaccio combinato sabato 27 febbraio in Tribunale, fino a venerdì sera erano di fatto esclusi dalle elezioni regionali nel Lazio. Il decreto del governo esorcizza lo spauracchio-disoccupazione e corrobora le velleità degli esponenti azzurri in lizza per un posto alla Pisana. La grande paura è passata. Tutti in corsa, basta aspettare poche ore: domattina alle 10 Polesi e Milioni – sempre loro - si recheranno a Piazzale Clodio per presentare finalmente la documentazione, mentre il Tar decreterà l'improcedibilità del ricorso Pdl per jus superveniens. Domani tutto sarà a posto. «Ecco, e io non parlo fino a lunedì... Non mi chieda niente, non mi faccia dire... Anzi, non faccia proprio il mio nome nell'articolo. Sono superstizioso, se vedo un gatto nero scappo... Sentiamoci lunedì... Ma poi devono essere per forza quei due a presentare le liste?», chiede preoccupato un candidato. Anche il capogruppo alla Pisana Fabio Armeni dice di non aver mai veramente creduto all'esclusione: «La mia campagna elettorale è sempre andata avanti. Ai miei sostenitori ho sempre detto di continuare. Non abbiamo mai mollato».   Idem l'altro consigliere regionale uscente ex Forza Italia, Massimiliano Maselli: «Non ho cancellato neppure un appuntamento. Ero convinto che avrebbe prevalso il buon senso. Un'elezione senza il Pdl a Roma e Formigoni in Lombardia era inimmaginabile. Bisogna apprezzare il grande coraggio politico del presidente del Consiglio Berlusconi. Certo, senza quel decreto davvero avrei cancellato tutti gli impegni...» Riprendono fiato anche le new entry. Enrico Folgori (l'unico che non sarebbe rimasto disoccupato in caso di mancata ammissione del Pdl: è consigliere provinciale) aveva addirittura chiesto l'intervento degli osservatori dell'Osce: «Evidentemente ha fatto effetto... Finalmente siamo ripartiti!» Folgori ha aperto due settimane fa la propria campagna elettorale all'ArtCafè, diventando celebre per aver fatto ballare la candidata del centrodestra alla presidenza della Regione Renata Polverini. «La prossima volta le faccio fare pure le capriole – esclama Folgori – Dovevate esserci: Renata balla proprio bene». Massimo Cacciotti fa spallucce e ammette: «Meno male che Silvio c'è». Grazie a lui, la grande paura è passata. Il sogno dei candidati può continuare.  

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