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Per Renata una giornata "normale"

Renata Polverini

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Con questa frase aveva aperto, lunedì pomeriggio, la maratona oratoria in piazza San Lorenzo in Lucina. Con questo stesso spirito si presenta, puntualissima alle ore 9 nella sede dell'Ares 118 per fare ciò che aveva promesso: continuare la campagna elettorale. Renata Polverini getta il cuore oltre l'ostacolo e si carica sulle spalle tutto il centrodestra, incurante della comprensibile depressione dei 41 candidati della lista provinciale Pdl non ammessa alle elezioni sabato scorso. «Ho un solo problema - confida - Il sonno: ieri sera (lunedì ndr) ho chiuso io la prima giornata di mobilitazione». Accompagnata dal senatore Domenico Gramazio visita la sede dell'azienda regionale che si occupa dell'emergenza sanitaria, che «con la sua autonomia svolge un ruolo assolutamente straordinario. Intendo prendermi carico della sua autonomia». Ribadisce il proprio impegno per la stabilizzazione dei precari (il 35% all'Ares, per altro sotto organico del 50%: 1.900 dipendenti a fronte di una pianta organica di 4.000), la Polverini, che ribadisce: «Questa situazione va sanata anche chiedendo una deroga al governo. Si può ripartire dall'accordo già sottoscritto con le organizzazioni sindacali e poi disatteso: se si era raggiunto significa che le condizioni ci sono, è mancata la volontà politica». Poi si ferma a prendere un caffè insieme al direttore della centrale operativa della Capitale Livio De Angelis e al direttore sanitario Antonio De Santis e sospira: «La gente crede in noi, da tutta questa storia ho capito che comunque vada vinceremo le elezioni. Sono fiduciosa: alla fine la lista Pdl ci sarà e comunque la gente potrà sempre votare il presidente e le altre formazioni collegate. Ma tutto si risolverà». Lo aveva già detto la sera prima, all'apertura della campagna elettorale di Olimpia Tarzia. Va avanti, Renata Polverini. Visita Villa Giuseppina, realtà sanitaria privata gestita dalle suore Ancelle della Carità: «Le eccellenze vanno valorizzate e incrementate, dico no a un piano di rientro che taglia in maniera indiscriminata». Poi via alla moschea: «Abbiamo accettato una sfida e la dobbiamo portare fino in fondo. I candidati del Pdl si impegneranno insieme a me comunque. In questo momento mi sento più forte, andiamo avanti. La moschea? Un luogo di culto importante. Ho incontrato la comunità: un momento importante per chi vuole guidare la Regione». Nel primo pomeriggio la notizia: non ammesso anche il listino. Renata va avanti, con ancora più forza. Riunione in via dell'Umiltà con i vertici della coalizione: Augello, Pallone, Ciocchetti, Abrignani. Poi a Palazzo Grazioli da Berlusconi. La Polverini non si ferma. Anche oggi agenda piena: alle 915 all'ospedale Fatebenefratelli, all'ora di pranzo a Pomezia, nel pomeriggio due aperture di campagna elettorale. Si va avanti, perché, Renata è sicura, «vinceremo comunque».

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